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Quando la moda la fanno i legali: al via il Master in Fashion e Luxury Law

14 gennaio 2025

Quando la moda la fanno i legali: al via il Master in Fashion e Luxury Law

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Il Master in Fashion e Luxury Law - MiFeLL, promosso dall’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP), ha riscosso, nel corso degli anni, un crescente apprezzamento tra i professionisti del settore e gode di una acquisita rinomanza nel ventaglio di proposte per il post lauream dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Vanta la partecipazione di corsisti provenienti da tutto il territorio nazionale che hanno individuato nel MiFeLL un trampolino di lancio per sviluppare conoscenze e competenze giuridiche spendibili nel settore della moda e del lusso, tanto negli studi professionali che nei contesti aziendalistici.

Quest’anno il MiFeLL si presenta con una formula ancora più incisiva e attenta alle esigenze della formazione e del mercato del lavoro: approfondimento rigoroso delle molteplici implicazioni etiche e legali sottese al settore, attenzione al taglio multidisciplinare e riflessione sulla metodologia con cui affrontare complesse problematiche della filiera della moda e del lusso.

I compiti a cui è chiamato un fashion lawyer nell’era della compenetrazione tra fisico, digitale e biologico e, più in generale, delle grandi transizioni, sono multiformi: flessibilità e adattabilità in un mondo in continua evoluzione, oltre a capacità di approntare soluzioni nuove e creative di fronte alle sfide della modernità.

Tanti gli interrogativi consegnati al diritto e meritevoli di un serio approfondimento. Per fare solo alcuni esempi, il Master si occuperà di seguire la traiettoria che va dall’ideazione dei prodotti alla loro realizzazione, le nuove forme di commercializzazione online, le strategie di difesa contro i fenomeni di contraffazione, le tematiche relative alla sostenibilità e alla necessità di allestire strumenti di protezione della filiera produttiva rispetto a prassi illecite, l’esigenza di tutela della proprietà intellettuale in ambiti suggestivi e complessi come il metaverso, considerando, anche, l’avanzata degli strumenti di intelligenza artificiale.

Dinanzi a scenari tanto compositi e articolati, la Fashion Industry ha bisogno di risposte precise e consapevoli, frutto di un approccio multilivello e pragmatico e di una completa sinergia tra le varie branche del sapere giuridico: diritto civile, diritto tributario e doganale, diritto del lavoro e diritto penale, senza tralasciare uno sguardo all’economia e al marketing.

La figura del fashion lawyer è chiamata a compiere valutazioni legali diversificate e strategiche e a valutarne l’impatto per evitare l’insorgere di fenomeni di facciata e concorrere, all’opposto, alla co-costruzione di un successo sostenibile.

L’evento inaugurale, il convegno “Fashion Industry e contrasto al caporalato”, in programma giovedì 16 gennaio 2025, a partire dalle ore 14.30, è ormai alle porte e, oltre a celebrare gli studenti dell’edizione appena conclusa con la consegna dei diplomi, darà formale avvio alla nuova edizione del MiFeLL.

Il convegno vedrà la partecipazione di esponenti dell’avvocatura e dell’accademia e sarà incentrato sui recenti provvedimenti giudiziari emessi dal Tribunale di Milano (Sezione Autonoma Misure di Prevenzione) nei confronti di alcune aziende di moda a fronte dello sfruttamento del lavoro e del caporalato nella supply chain.

Si tratta di questioni urgenti e di grande attualità che chiamano il diritto a profonde riflessioni sul rispetto della dignità dei lavoratori e dei diritti umani e sulle strategie da poter mettere in campo in chiave preventiva per mappare la catena di produzione e potenziare la Human Rights Due Diligence al fine di verificare il rispetto delle condizioni di lavoro.

Un articolo di

Anna Acconcia

Master in Fashion e Luxury Law

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