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Medicine and Surgery, Abraham Verghese at the Graduation Day
| Federica Mancinelli
09 maggio 2023
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«Un pomeriggio di giovinezza e di speranza», come lo ha definito il vescovo Antonio Napolioni che ha aperto la prima cerimonia di consegna dei diplomi di laurea tenutasi lo scorso 6 maggio nel campus di Santa Monica dell’Università Cattolica a Cremona.
«Dentro i nostri sogni è presente lo spirito di Dio - ha detto il Vescovo rivolgendosi ai giovani laureati dell’anno accademico 2021/22 - che con i suoi doni alimenta un dialogo che è più potente della morte. Questa è la profezia, che non è semplicemente predire il futuro, ma è ben altro, è toccare la parola potente di Colui che è la fonte, che fa sì che i sogni diventino realtà, che il sogno di Dio diventi realtà».
La cerimonia di sabato si pone come ideale punto di congiunzione fra un traguardo così importante da festeggiare come quello della laurea ed un futuro tutto da costruire, nel segno di una ben precisa formazione umana, prima ancora che didattica o professionale, come ha voluto sottolineare il Magnifico Rettore, professor Franco Anelli, nel suo indirizzo di saluto: «Oggi è un momento di gioia per voi, per le vostre famiglie e per i vostri amici. Tutta l’università partecipa a questa vostra gioia. Alla fine di un percorso, ci si trova davanti a nuove scelte da compiere, occorre assumersi delle responsabilità. Non ho ricette da proporvi ho piuttosto un’indicazione. Per esprimerla, ricorro alle celebri parole dell’oracolo di Delfi: “Conosci te stesso”. Credo infatti che la scelta migliore sia quella che è dettata dalla propria indole, da ciò che voi sentite essere la vostra vocazione».
Richiamando poi le parole di Papa Francesco nel suo incontro con il mondo universitario e della cultura a Budapest, ha proseguito il Rettore, «la cultura ci accompagna a conoscere noi stessi», rivolgendosi ai 79 neodottori in toga e tocco seduti in platea: «È riconoscendoci creature che diventiamo creativi. Il mio auspicio è che la vostra esperienza universitaria, in questa bella sede di Cremona, sia stata utile per conoscere più a fondo voi stessi e che il patrimonio di saperi, esperienze e relazioni che avete acquisito possa esservi utile per comprendere ancora più in profondità la vostra indole, che guiderà non solamente le scelte immediate, ma anche quelle che costelleranno le vostre vite in futuro».
Un polo cresciuto moltissimo, quello di Cremona dell’Università Cattolica che, nato nel 1984 con la SMEA, l’Alta Scuola in Management ed Economia Agro-alimentare, vede oggi un’offerta formativa che si sviluppa su due facoltà, Scienze agrarie, alimentari e ambientali ed Economia e Giurisprudenza, comprendendo 1 Master, 2 Lauree triennali, 3 Lauree magistrali (di cui 2 in lingua inglese) e una in fase di nuova istituzione (anch’essa in lingua inglese) in Consumer behaviour: psychology applied to food, health and environment, interfacoltà tra Scienze agrarie, alimentari e ambientali e Psicologia. Il tutto nella splendida cornice del campus di Santa Monica che, come ricordato dal Rettore Anelli: «si deve alla generosità della Fondazione Arvedi Buschini e che è frutto di un’azione concertata delle autorità locali, dell’impegno dell’Ateneo e dello sguardo paterno della Diocesi.
Un campus che vuole continuare a crescere dentro ad una Cremona sempre più «città universitaria», come ha sottolineato il sindaco Gianluca Galimberti, che nel suo indirizzo di saluto si è soffermato soprattutto sul senso profondo della passione che deve animare il viaggio di una vita ispirata a virtù e conoscenza: «Che la vostra competenza maturata in questi anni sia per tutti, perché abbiamo sfide enormi davanti e abbiamo bisogno della vostra intelligenza. Avete studiato, avete un dovere: mettere la vostra capacità a servizio del mondo, ovunque si svolga la vostra professione».
Un mondo che si trova al centro di una svolta cruciale, ha ricordato la preside di Economia e Giurisprudenza, professoressa Anna Maria Fellegara: «Ogni volta che consegniamo i diplomi di laurea ci chiediamo se abbiamo fatto dello studio dell’economia uno strumento idoneo a consentirvi di entrare con efficacia in un mondo che è completamente cambiato: voi ragazzi vi trovate al centro di una transizione epocale e il nostro compito è stato quello di fornirvi competenze sufficientemente solide per intercettare un futuro che è tutto da costruire».
«L’anno prossimo la facoltà di Scienze agrarie compie 40 anni di presenza a Cremona: dai 36 iscritti del ’92-93 del diploma universitario in Tecnologie alimentari siamo arrivati agli oltre 1.120 laureati magistrali e triennali della facoltà – ha sottolineato il preside professor Marco Trevisan - questo a testimoniare la crescita continua e costante dell’impegno della facoltà nella sede, che prosegue con all’attivazione della nuova laurea magistrale».
Al termine della cerimonia il lancio dei tocchi e l’abbraccio commosso con le famiglie e con i compagni di corso, ormai diventati colleghi e amici.
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