Studiare fra carta tradizionale e piattaforme innovative con e-learninig e IA innovative è possibile ed è un valore aggiunto, soprattutto alla vigilia dell’European Accessibilty Act: in questo campo la nuova frontiera è presidiata in particolare dal Mulino con espansioni digitali dei suoi manuali, come I meccanismi dell’editoria, Il mondo dei libri dalla carta all’intelligenza artificiale, di Roberto Cicala, in uscita a marzo e presentato come case study in università. Ma c’è un’origine per tutto questo.
Una selezione di studenti universitari provenienti da diverse facoltà sono stati riuniti intorno a un tavolo, muniti di carta, penna, tablet e pc per simulare le loro modalità di studio. È nato così, tredici anni fa, il progetto di Pandoracampus, la piattaforma multimediale progettata per migliorare l’esperienza di lettura, studio e consultazione di contenuti, partendo proprio dall’osservazione delle abitudini degli studenti. A raccontarlo è stata Irene Venturi, responsabile dell’Ufficio Università della casa editrice Il Mulino, che mercoledì 5 marzo ha presentato agli studenti del corso di Editoria libraria e multimediale l’approccio tecnologico e digitale di Pandoracampus a partire dalla nuova edizione aggiornata del volume del professor Cicala.
La piattaforma offre, insieme alla versione e-book e audiolibro, una serie di strumenti e risorse multimediali (slide, video, pdf, immagini, sticker, schemi…) per approfondire lo studio della materia, in questo caso lo stato attuale dell’editoria lungo tutta la filiera del libro, dalla progettazione alla produzione e promozione, percorrendo le fasi di un prodotto culturale che passa dall'autore al lettore, rimanendo in equilibrio tra materialità e immaterialità, artigianato e industria. È messo inoltre a disposizione degli studenti un “cassetto risorse” in cui trovare materiali per l’autovalutazione come flashcard per testare le competenze lessicali sulle terminologie di settore e una sezione quiz per simulare l’esame, con la possibilità di chattare con altri studenti in Italia che stanno leggendo il volume e, in più, porre domande di chiarimento a loro o allo stesso autore, con interazione anche sui canali social come @mulinouniversita su Instagram.
Le analisi al centro dei Meccanismi dell’editoria passano attraverso lo studio di casi esemplari di collane, titoli e autori, dal Gattopardo a Zerocalcare, che hanno fatto la storia del libro e che grazie alla piattaforma Pandoracampus possono essere consultati in maniera interattiva e accessibile, mediante una progettazione pensata affinché i contenuti possano essere fruiti da tutti, in modo inclusivo, grazie a un sintetizzatore vocale e opzioni di personalizzazione della pagina web, con un glossario inglese-italiano del settore.
Pandoracampus rappresenta dunque un esempio concreto di come l’editoria si stia evolvendo per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più connesso e abituato a modalità di apprendimento flessibili e interattive. L’integrazione tra carta e digitale, tra lettura tradizionale e strumenti multimediali, dimostra che l’innovazione non sostituisce il libro, ma ne amplia le possibilità di fruizione, rendendolo più accessibile e adattabile alle necessità degli studenti. In questo scenario in continua trasformazione, esperienze come quella raccontata da Irene Venturi testimoniano l’importanza di sperimentare nuovi modelli editoriali, mantenendo viva la centralità del contenuto e il valore della conoscenza condivisa.
Come ha osservato al termine dell’incontro Roberto Cicala, scoprire questi nuovi meccanismi dell’editoria non significa soltanto capire i nuovi generi emergenti, dalle varianti del romance al graphic novel con la moda giapponese, oppure i cambi dei mestieri editoriali grazie all’IA, tra fenomeni come i booktoker e altri trend social: «vuol dire essere lettori più consapevoli e quindi essere anche cittadini più consapevoli, nell’idea di un necessario nuovo umanesimo editoriale».