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Solitudine e isolamento sociale, ricerca e algoritmi per fronteggiarli

11 ottobre 2024

Solitudine e isolamento sociale, ricerca e algoritmi per fronteggiarli

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La solitudine è una sfida crescente in Europa e impatta su persone di tutte le età. Uno studio recente rivela, infatti, che il 13% degli europei si sente solo per la maggior parte del tempo e il 35% sperimenta occasionalmente questo sentimento. Oltre alle difficoltà personali, la solitudine mette a dura prova i sistemi sanitari, porta a una minore produttività e riduce l'aspettativa di vita. 

Per questo l'Unione Europea l’ha messa all'ordine del giorno e il consorzio Lonely-EU ha avviato un progetto pilota triennale che partirà a febbraio 2025 per sviluppare politiche basate sull'evidenza, al fine di monitorare e affrontare la solitudine sia a livello individuale sia sociale, favorendo al contrario un aumento della connessione sociale.

Il progetto, coordinato da Maike Luhmann della Ruhr University Bochum, è stato firmato proprio nei giorni scorsi. Coinvolge un gruppo di ricerca internazionale del quale fanno parte, oltre alla Germania, Olanda (Judith Merkies della Vrije Universiteit e Rob Blaauboer di Fioti), Francia (Hans Ijzerman dell’Annecy Behavioral Science Lab), Polonia (Katarzyna Growiec della SWPS University) e Italia. Per l’unità di ricerca italiana sono coinvolti in qualità di coordinatori scientifici Patrizia Catellani, direttrice di PsyLab - Psychology, Law and Policy Lab dell’Università Cattolica e Cristiano Vezzoni dell’Università degli Studi di Milano.

Grazie all’analisi di database esistenti e alla raccolta di nuovi dati su campioni rappresentativi sarà possibile identificare i predittori dell’isolamento sociale e della solitudine nei Paesi dell’Unione Europea, mettendo le basi per lo sviluppo di politiche utili a ridurre l’incidenza di tali fenomeni. Il target di riferimento del progetto sono gli stakeholders e i policy makers che, utilizzando i modelli predittivi sviluppati dai ricercatori, potranno più consapevolmente attivare politiche pubbliche utili a ridurre l’isolamento sociale e a promuovere un aumento della connessione sociale. 

Il contributo dei ricercatori di PsyLab, in quanto esperti di psicologia sociale e modellistica avanzata, riguarderà in particolare l’identificazione delle cause e delle conseguenze socio-economiche della solitudine, attraverso l’utilizzo di modelli probabilistici ottimizzati da tecniche di machine learning. 



Foto di Lukas_Rychvalsky da Pixabay
 

Un articolo di

Emanuela Gazzotti

Emanuela Gazzotti

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