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Un fisico alla Banca Centrale Europea

19 settembre 2022

Un fisico alla Banca Centrale Europea

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I comparti finanziario, consulting e le tech companies sono alla ricerca di laureati in fisica e nelle materie Stem da inserire nei team di lavoro.

Ne è un esempio la vicenda professionale di Mattia Angeli che, dopo il conseguimento delle lauree triennale e magistrale in Fisica presso la sede bresciana dell’Ateneo e il biennio Post- doc in Materials modeling with Machine Learning alla Harvard University, è recentemente entrato a far parte del team "Forecasting and Modeling Policy" della Banca Centrale Europea.

Qui applica modelli matematici, algoritmi e machine learning per elaborare stime e previsioni macro-economiche utili alla Banca nel tracciare linee e decisioni di politica monetaria, garantire la sicurezza del sistema bancario, contenere l'inflazione e preservare la stabilità delle infrastrutture finanziarie.

«Il mio attuale lavoro consiste nel calcolare i tassi di inflazione e come questa impatterà nel tempo su, ad esempio, il GdP - spiega il trentenne bresciano, oggi di stanza a Francoforte. – Le simulazioni numeriche permettono di elaborare analisi predittive sull’andamento dei prezzi e delle economie future».

Nell’attuale divisione Mattia rimarrà per un anno, successivamente sarà dirottato per dodici mesi al settore Banking & Finance, per concludere il triennio in una sezione a scelta «che probabilmente sarà quella in cui mi trovo attualmente, vista la mia specializzazione in fisica quantistica».

Accade perché tra le prassi adottate dalla BCE, come da altre realtà e istituzioni estere, c’è quella di selezionare figure con background diversi rispetto al profilo dell’economista standard.

«Ogni anno il Graduate Programme seleziona una quindicina di candidati che hanno concluso il PhD negli ultimi due anni, con curricula negli ambiti più disparati, perché sono le competenze diverse a generare visioni complete».

Il processo di selezione di Mattina è durato sei mesi.

«In Italia non è ancora una convinzione così diffusa, mentre all’estero o nel nord Europa profili come il mio, o di laureati in altre materie Stem, sono valutati meglio e presi in considerazione da un grande numero di settori» conclude Mattia.

Un articolo di

Bianca Martinelli

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