Un comitato per comprendere il ruolo dei leader di opinione nel panorama informativo nazionale e internazionale. Il progetto di ricerca Opinion Leader 4 Future, che ha preso il via a gennaio 2020 dalla collaborazione tra la struttura di media relation del Gruppo Credem e l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica, con questa iniziativa punta così ad allargare l’agenda e di sintonizzarla sui temi di maggiore rilevanza sociale.
L’advisory board si riunirà trimestralmente con la direzione del progetto Opinion Leader 4 Future e sarà caratterizzato da un approccio multidisciplinare orientato ad alimentare il dibattito a livello nazionale ed internazionale. I componenti stabili del board sono: Mariagrazia Fanchi, Chiara Giaccardi, Silvio Malvolti, Patrizia Musso, Giuseppe Scaratti e Alberto Stracuzzi.
Il 22 settembre (evento in diretta alle ore 17 sui canali social di Ateneo) il nuovo Board si riunirà per la prima volta nell’ambito di un tavolo di lavoro pubblico sul tema “Come costruire insieme la nuova normalità, media e comunicazione al servizio della ripresa”, che vedrà coinvolto anche il presidente del Gruppo Credem, Lucio Igino Zanon di Valgiurata. L’evento potrà essere seguito in diretta sui canali digitali dell’Università Cattolica e di Credem.
La ricerca Opinion Leader 4 Future è nata con il fine di esaminare le dinamiche di costruzione dell'opinione che si sviluppano all'interno del contesto sociale, ricostruendo i diversi modelli di diffusione dell'informazione, di costruzione della reputazione e di attivazione della fiducia. Tale analisi è giunta ormai al suo secondo anno di attività, in cui sono stati fatti approfondimenti sull'educazione finanziaria, la generazione Zeta e le modalità informative degli italiani durante la pandemia. Il progetto si articola in quattro pilastri: ricerca, diffusione dei risultati, rapporto con le istituzioni e promozione delle azioni.
«Siamo molto soddisfatti di questa ulteriore evoluzione - ha detto Lucio Igino Zanon di Valgiurata, presidente del Gruppo Credem - che dà grande prestigio e autorevolezza ai contenuti di ricerca del progetto visto anche lo spessore degli esponenti coinvolti. Un elemento qualificante - ha aggiunto - è certamente la multidisciplinarietà che introduce diversi angoli e prospettive interpretative per conoscere meglio gli articolati meccanismi che regolano le informazioni a cui siamo esposti e le decisioni che quotidianamente assumiamo».
«La costituzione dell’advisory board rappresenta uno strumento di implementazione del progetto da più punti di vista - ha spiegato Mariagrazia Fanchi, direttrice dell'Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo - non solo garantirà la supervisione scientifica, ma rappresenterà anche un supporto a livello di azioni di networking, public engagement e exploitation. Il progetto - ha aggiunto - intende infatti creare strumenti e azioni atti a favorire l’impiego delle conoscenze generate dalla ricerca nelle attività di istituzioni, professionisti, policy maker e singoli cittadini. Le diverse competenze e sensibilità delle esperte e degli esperti riuniti nel Board, consentiranno alla ricerca di sintonizzare al meglio i propri obiettivi con i temi più urgenti e sfidanti dell’agenda sociale, economica, politica e culturale, del nostro Paese e del mondo».