Una fortezza per proteggere Milano dalle incursioni d’Oltralpe sorta nel V secolo d.C., successivamente importante in epoca longobarda e poi smantellata alla fine del XIII con la conquista del castello da parte di Ottone Visconti. Questo è Castelseprio con il suo Parco Archeologico, oggi sito UNESCO, composto da tre aree interessate dalle campagne di scavo in corso dal 2016 al 2019 e riprese nel 2021.
La cosiddetta “casa medievale” era già stata studiata dall’Istituto di Archeologia dell’ateneo tra il 1978 e il 1981, ma gli scavi recenti hanno messo in luce la planimetria dell’abitazione nella fase finale di utilizzo nel XIII secolo e verificato due fasi di insediamento più antiche, rispettivamente in epoca longobarda (VII secolo) e in epoca gota (VI secolo).
Vi sono poi la chiesa di San Paolo e il “borgo”, area situata all’esterno delle mura occidentali del castrum, di cui si è conservata solo la chiesa di S. Maria foris portas con nitidi affreschi ad opera di un artista probabilmente bizantino tra il VI e il X secolo, che ritraggono scene dell’infanzia di Cristo e sono ispirati ai Vangeli apocrifi.
È proprio in quest’ultima area che è nato il progetto “Una casa nel borgo” dove si sono concentrati gli scavi di luglio e ottobre di quest’anno, coordinati da Marco Sannazaro, docente di Archeologia medievale, e condotti dagli studenti dell’ateneo dei corsi di laurea triennale in Beni culturali, magistrale in Archeologia e della Scuola di specializzazione in Beni archeologici.
Un vero e proprio “cantiere scuola” quello che l’Ateneo ha allestito in questo sito archeologico dove le finalità scientifiche di ricerca e quelle didattiche di formazione degli studenti trovano un perfetto connubio. Con la collaborazione della Soprintendenza, della direzione del Parco, dei comuni di Castelseprio e Castiglione Olona, e della Fondazione Paolo Foglia, gli scavi di luglio e di ottobre appena conclusi rappresentano un’opportunità unica per i giovani studiosi che possono “sporcarsi le mani” con la professione nel vero senso della parola.