"L’Università Cattolica è parte o ha fatto parte della tua vita...?" Sì e ne fa ancora parte.
Da quando, nei lontani Anni ‘70, la Delegata della mia città, nonché cara amica di famiglia, Diomira Innocenzi, mi fece conoscere l’Università Cattolica, ho continuato ad interessarmi di questa importante realtà culturale.
I miei figli sono cresciuti leggendo "Giovani Amici", hanno partecipato ai Corsi di Orientamento Universitario; il più grande ha frequentato la Cattolica a Milano, laureandosi in Economia e Commercio. Indimenticabile il fascino dei chiostri e le intense preghiere nella chiesa dell’Università.
Interessanti i Corsi di Aggiornamento al Passo Della Mendola e a Castelnuovo Fogliani, ancora di più i Convegni annuali con proposte di approfondimento su tematiche di attualità. Erano un’occasione non soltanto di riflessione, ma anche di incontro con cari amici. Bei momenti che restano impressi per sempre e che sono stati di grande arricchimento culturale e spirituale.
Ma, andando lontano nel tempo, ricordo che anche la mia famiglia teneva in considerazione l’Università Cattolica. Provo ancora ammirazione per un’anziana delegata che saliva più di cinquanta scale per prendere l’offerta di mia madre. Poco tempo fa, dopo la sua morte, sfogliando un suo libro di preghiere, ho trovato un’immagine del Sacro Cuore e, sul retro, la scritta: "Giornata Universitaria 1943". Mia madre era allora una ragazza di diciotto anni. Ho provato una forte emozione e tengo questa piccola e fragile immagine sempre in vista.
Quindi con l'Università Cattolica del Sacro Cuore sempre nel cuore...