Alla fine degli anni 80 e all’inizio degli anni 90, un gruppo di studenti aveva deciso di condividere il cammino universitario nella piccola residenza di Via Stradella e in alcuni appartamenti concessi in affitto da privati. Via Stradella era un luogo significativo perché era dell’Istituto Secolare “Cristo Re” e si respirava ancora il carisma e l’insegnamento di Giuseppe Lazzati.
Non avevamo un progetto definito, un regolamento rigido, ma si voleva crescere insieme per vivere il presente della vita universitaria da protagonisti, non passivamente, e per indirizzare il futuro con uno spirito di solidarietà e di servizio, consapevoli che la professionalità alla quale ci si stava formando, poteva, anzi, doveva diventare un contributo per il bene della Società e del Paese. Si voleva rispondere alla vocazione propria dei laici cristiani indicata dal Vaticano II come un “Cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio” (LG 31). Molti quindi i momenti di dialogo, di confronto, di formazione.
Eravamo amici e molti hanno mantenuto rapporti di amicizia fino ad oggi.
È stata una bella e vivace esperienza che ha lasciato il segno e che ancora oggi, dopo tanti anni, si dimostra feconda di stimoli che orientano l’esercizio della professione, ricordano che i talenti vanno trafficati per fare il bene.
Per molti di coloro che l’hanno vissuta è stata una stagione che si è rivelata più incisiva di quanto ci si immaginasse.
Gli Amici di via Stradella: Giuseppe Carilli - Reggio Calabria - Economia e Commercio; Antonio Vanni - Capannori (Lucca) - Scienze politiche; Antonio Micelli - Maruggio (Taranto) - Scienze bancarie; Celso Brunetti - Manduria (Taranto) - Scienze bancarie; Orlando Picca - Angri (Salerno) - Giurisprudenza; Francesco Meduri - Reggio Calabria - Corso di specializzazione in Statistica; Giovanni Lanzillotta - Reggio Calabria - Economia e Commercio.