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I sogni nel cassetto delle aziende diventano realtà grazie agli studenti

11 luglio 2022

I sogni nel cassetto delle aziende diventano realtà grazie agli studenti

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Merende per bambini, cibi adatti per chi ha avuto un infarto, packaging sostenibili al 100%. In altre parole “Challenge for Agorà”: un progetto che nasce nel Campus dell’Università Cattolica di Cremona all’interno delle iniziative dell’Area Ricerca e Sviluppo e coinvolge giovani che stanno frequentando corsi di lauree magistrali alla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. Una “sfida” che parte dall’Università e arriva alle aziende del territorio. Di più: un esempio tangibile di Terza missione universitaria, orientata al trasferimento tecnologico e di conoscenza in ambito agrifood, e al supporto diretto all’innovazione ma con una peculiarità: il coinvolgimento diretto degli studenti.

Primo passo è stato chiedere alle aziende alimentari del territorio di individuare e proporre un “sogno nel cassetto”. Un’idea, cioè, di innovazione di prodotto o di processo che magari era da tempo oggetto di discussione all’interno dell’azienda ma che, per mille motivi, non aveva trovato attuazione nonostante l’importanza strategica che rappresenta.

«La risposta delle aziende cremonesi ci ha stupito – sottolinea il professor Lorenzo Morelli, Ordinario di Microbiologia all’Università Cattolica di Cremona e responsabile scientifico di Agorà. Segno dell’onda lunga positiva che ha lasciato nel territorio il progetto Cremona Food-Lab. In breve tempo – prosegue Morelli – sono arrivate ben dieci proposte di “sfida”, ovvero idee progettuali di innovazione aziendale che abbiamo raccolto e prospettato agli studenti».

E gli studenti hanno risposto molto attivamente: 18 giovani, provenienti da quattro Lauree magistrali dei campus di Piacenza e Cremona (Scienze e tecnologie alimentari, Agricoltura sostenibile e di precisione, Food processing innovation and tradition e Agricultural and food economics) hanno accettato la sfida e stanno studiando i diversi casi proposti, coadiuvati da ricercatori e docenti Unicatt. Progetti molto concreti, che ad esempio mirano a creare una merenda per bambini (6-10 anni) a base di latte o di yogurt e purea di frutta; o che puntano a realizzare prodotti di gastronomia adatti a persone infartuate e con colesterolemia fuori controllo, sostituendo i grassi nocivi. E non manca l’elaborazione di soluzioni di packaging senza plastica e sostenibili al 100%.

Peraltro, la Challenge è aperta: c’è ancora qualche settimana per avere altre adesioni da parte degli studenti di Cremona e Piacenza (per info scrivere a conlab@unicatt.it).

Dopodiché, i team di ragazzi le cui idee verranno selezionate potranno accedere al ConLab, uno spazio di coworking creato presso il Campus di Santa Monica dell’Università Cattolica di Cremona, per trasformare l’idea in un progetto esecutivo, sempre affiancati da docenti e ricercatori. La tappa ulteriore sarà a fine autunno quando i piani verranno presentati alle imprese che valuteranno quali idee trasformare in prodotti o processi innovativi.

«Il progetto Agorà nasce all’interno della convenzione Cremona Agri-Food Lab, tra Università Cattolica, Comune di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Provincia di Cremona e Istituto Gregorio XIV –spiega il professor Morelli. Ed è un classico caso di Terza missione universitaria, e di collaborazione stretta tra ricerca scientifica, istituzioni e mondo dell’economia. Coinvolgendo, nel caso della Challenge, anche gli studenti, dando significato reale all’idea che una università non deve solo formare ma anche creare occasioni di lavoro a beneficio dell’intero sistema territoriale».

Un articolo di

Contamination Lab

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