La quarta stagione di “Pianoforte in Ateneo. La grande musica a Milano” è alle porte. Giovedì 13 marzo apre il nuovo ciclo che fino a novembre vedrà l’Università Cattolica teatro di sette concerti nell’Aula Magna di largo Gemelli a Milano alle ore 20.45.
L’ormai tradizionale iniziativa promossa dall’Università Cattolica insieme a Kawai Piano di Hamamatsu, una delle più importanti Case del mondo degli strumenti musicali, offre gratuitamente alla città di Milano l’ascolto di autori classici per mano di noti pianisti.
Secondo lo spirito dell’iniziativa, la nuova stagione cameristica incrementa la presenza di giovani talenti che nel corso delle serate si alternano a nomi più affermati. L’edizione di quest’anno «rende sempre più evidente l’ispirazione e la logica dell’origine. Ci sono nomi importanti, sempre più numerosi i giovani e sempre più internazionali» - ha anticipato Enrico Reggiani, direttore scientifico della rassegna che nelle scorse edizioni ha goduto del grande apprezzamento dei numerosi partecipanti.
L’attività di talent scouting è stata affidata fin dall’inizio al direttore artistico del progetto, il pianista Davide Cabassi che costruisce il calendario e il programma complessivo secondo una logica di equilibrio tra pianisti affermati più e meno giovani.
«La scelta dei programmi eseguiti mira a valorizzare insieme a ciò che è noto, anche aspetti meno conosciuti e frequentati dai soliti programmi concertistici – ha spiegato Reggiani, che unisce al ruolo di docente di Letteratura inglese anche quello di direttore dello Studium musicale di Ateneo –. Questo conferma l’impegno sul versante della piano culture con l’idea che il pianoforte non è uno strumento musicale ma un prodotto socio culturale che alimenta e arricchisce l’offerta musicale della città secondo criteri e modalità innovative dal punto di vista cultural-musicologico e di altissimo profilo artistico».
I concerti, infatti, si associano a un’attività accademica del professor Reggiani che nelle sue lezioni di “Linguaggi musicali in prospettiva storica” dedica il secondo semestre monografico alla piano culture, affiancando le attività dello Studium musicale a quelle formative. In particolare, quest’anno i workshop di analisi melopoetica arrivati alla terza edizione saranno dedicati a “Shakespeare in musica” a partire dal primo il 10 marzo, per continuare lunedì 7 aprile e giovedì 15 maggio.
Giovedì 13 marzo il programma apre a un ventaglio musicale molto ampio con Roberto Plano che eseguirà brani di Schubert, Mompou e Copland-Bernstein.
Il noto artista nell'autunno del 2016 è diventato il primo pianista italiano chiamato a ricoprire il ruolo di titolare di una cattedra di Pianoforte della Boston University, e nel 2018 è stato insignito dell’American Prize. Diventato in breve tempo uno dei docenti più ricercati negli USA, dal 2018 al 2023 insegna presso l’Indiana University Jacobs School of Music di Bloomington, e dal 2023 è professore di pianoforte presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano oltre che International Visiting Professor of Piano presso il Royal Northern College of Music di Manchester (UK).
La rassegna continuerà il 3 aprile con Monica Zhang che suonerà Chopin e Rachmaninoff; l’8 maggio Roberto Prosseda interpreterà Gounod, Bizet e Chopin; il 5 giugno Dina Ivanova si cimenterà con Haydn, Schumann, Gubaidulina, Stravinsky-Agosti; il 25 settembre Mauricio Vallina suonerà Gottschalk, Saumell, Halffter, Cervantes, Debussy, Lecuona, Roig-Manfugás; il 16 ottobre Luca Buratto si esibirà con Debussy, Schumann e Ravel; il 13 novembre Avery Gagliano chiuderà la stagione con Bach, Schumann e Bartók.