Esplorare la storia dell’uomo attraverso antiche strutture murarie e reperti è il lavoro affascinante degli archeologi che, grazie a un attento lavoro di scavo e di analisi, ridanno vita alle origini di comunità, villaggi, chiese, strade, parte della nostra storia.
L’Università Cattolica ha una lunga tradizione nell’ambito dell’archeologia che affonda le sue radici negli anni Sessanta con la costituzione dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’arte e i primi scavi, fino all’avvio della Scuola di specializzazione in Beni archeologici nel 1997/98 e al Dipartimento di Storia, archeologia e storia dell’arte nel 2012. Oggi alla Scuola si aggiungono un corso di laurea triennale in Scienze dei beni culturali con indirizzo archeologico e una magistrale in Archeologia e Storia dell’arte, ma non solo. Le professioni dell’archeologia, infatti, sono molte e alcuni corsi professionalizzanti formano competenze per il supporto tecnico-organizzativo, logistico, tecnologico.
Le attività di scavo archeologico sono iniziate negli anni Sessanta con il professor Michelangelo Cagiano de Azevedo che diresse la missione archeologica italiana a Malta insieme a Sabatino Moscati. Da allora la vocazione verso gli scavi non si è mai interrotta e negli anni Ottanta si sono svolte diverse campagne di ricerca a Luni da parte di Maria Pia Rossignani e di Silvia Lusuardi Siena.
Una tradizione che continua. Oggi docenti, studenti, specializzandi, dottorandi e professionisti già formati uniscono le competenze acquisite grazie alla formazione in Ateneo e all’esperienza pratica sul campo.
Ultima, ma solo in ordine cronologico, è l’attività nel sito archeologico Cavellas a Casazza (BG), l’insediamento romano tra il I e il V° secolo d.C. dove, con il coordinamento di Federica Matteoni, si è concluso pochi giorni fa il terzo scavo.