NEWS | Roma

Con la “Sorella maggiore” in udienza da Papa Francesco

22 aprile 2023

Con la “Sorella maggiore” in udienza da Papa Francesco

Condividi su:

Una grande festa di comunità, una giornata di ringraziamento e una tappa importante nei cammini dell’Università Cattolica, dell’Azione Cattolica Italiana e dell’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità, unite nel nome della Beata Armida Barelli.

Tutto questo è stato la giornata di sabato 22 aprile in una gremita Piazza San Pietro, dove oltre 12mila persone sono accorse per ringraziare il Santo Padre Francesco per la beatificazione della cofondatrice dell’Università Cattolica, dirigente dell'Azione Cattolica Italiana, fondatrice della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, cofondatrice dell’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo, avvenuta nel Duomo di Milano lo scorso 30 aprile.

Al Santo Padre ha rivolto un indirizzo di saluto a nome delle tre istituzioni Emanuela Gitto, Vicepresidente Nazionale di Azione Cattolica per il Settore Giovani: “Siamo qui, perché la storia della Beata Armida ci ha toccato personalmente e continua a farci ardere il cuore, mostrandoci che tutti, e soprattutto noi laici, possiamo tendere alla Santità, nella semplicità delle nostre vite. – ha detto in uno dei passaggi più significativi del suo messaggio -  Il suo esempio di spiritualità ispirata a San Francesco, la sua dedizione incondizionata, la sua relazione intima con Gesù Cristo, ci incoraggiano sulla via della santità, sono infatti per noi esempio vivo di una santità possibile, a partire dal nostro quotidiano. Sì, perché la Santità - come ci insegna anche Lei, carissimo Papa Francesco - non è qualcosa di straordinario, ma germoglia, cresce e matura nell'ordinarietà delle nostre vite. Questo è per noi il segno che il Signore s’incarna nella nostra storia e nel nostro tempo attraverso i nostri occhi, le nostre orecchie, le nostre mani”.

 

Nel suo discorso il Santo Padre, rivolgendosi particolarmente all’Università Cattolica, ha definito Armida Barelli una “donna generativa”, “tessitrice di grandi opere”, anticipatrice di un “modello integrato di leadership femminile” che “che unisca la competenza e la prestazione, spesso associate al ruolo maschile, con la cura dei legami, l’ascolto, la capacità di mediare, di mettere in rete e di far crescere le relazioni”, sottolineando il ruolo dell’Università Cattolica, “grande istituzione accademica chiamata ad avere oggi lo stesso slancio educativo e la stessa intraprendenza formativa che hanno guidato Padre Agostino Gemelli e la Beata Armida Barelli”.

“Negli ambiti dell’economia, della cultura, della politica, della scuola come del lavoro, nella costante attenzione ai più piccoli, ai fragili e ai poveri, vi incoraggio a cercare strade per camminare con tutti” – ha continuato Papa Francesco – , ricordando “l’esortazione della beata Armida, la “sorella maggiore”, ad amare, amare, amare; amare senza misura, rigenerati dall’amore di Dio, che trasforma la vita delle persone, in modo concreto e credibile, e attraverso le persone attiva processi e percorsi di rinnovamento sociale”.

Dopo una mattinata di animazione, in attesa del Santo Padre, con la preghiera comune guidata da S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica e dell’Azione Cattolica, S. E. Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano e Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica: “L’Azione Cattolica e l’Università Cattolica non hanno bisogno di ulteriori ministeri istituiti, ma di uomini e donne che abitano il mondo, che sono a proprio agio nella storia, che si dedicano a interpretare i bisogni e i malumori, le possibilità e le occasioni di questo nostro tempo, perché i poveri non siano trascurati, perché le inquietudini siano stimoli a cercare oltre, a cercare ancora, invece che motivi di paura e di paralisi” – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia - In questo momento di festa, in questa vigilia della Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che ha come titolo “Per amore di conoscenza. Le sfide del nuovo umanesimo” è provvidenziale raccogliere la testimonianza di Armida Barelli e dei fondatori dell’Università Cattolica accogliere Gesù e consentire allo Spirito di Dio di vincere il demone del malumore e dello scontento per non avere paura e perseverare nella missione".

 

“Aiutare tutti a diventare santi!” era uno degli inviti più entusiasti che la Beata Barelli, la “Sorella maggiore”, rivolgeva ad ognuno e che ha sempre animato la sua intera opera educativa e missionaria. Su questo sentiero di santità, di servizio e cooperazione si sono incamminate di nuovo, con rinnovati slancio e vigore, tutte le realtà che grazie al suo coraggio, alla sua fede e alla sua intraprendenza sono nate come sorgenti educative, spirituali e formative per l’intera società.

 

Domenica 23 aprile tutta la comunità dell’Università Cattolica si riunirà nella Chiesa Centrale del campus di Roma dell’Ateneo nella solenne liturgia eucaristica per celebrare la 99ma Giornata per l’Università Cattolica che, dal 1924, proprio alla Beata Armida Barelli deve la prima istituzione.

Il testo integrale del discorso di Papa Francesco

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti