NEWS | Progetto di formazione e divulgazione

Anche il fagiolo ha il suo “terroir”

22 luglio 2021

Anche il fagiolo ha il suo “terroir”

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Cresce da oltre trecento anni tra il lago di Garda, il lago di Valvestino e il lago d’Idro, ma presenta tratti di grande modernità.

È il fagiolo della Valvestino, originario dell’America Centrale: introdotto in Italia nel XVII secolo, non è mai stato ibridato con l’introduzione di alcun tipo di fagiolo diverso. Oggi è oggetto di un progetto di formazione e divulgazione di cui è capofila la facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica: «Stiamo lavorando, in collaborazione con il Consorzio Forestale Terra tra i due Laghi, alla rivalutazione di questa varietà di fagiolo con l’obiettivo di divulgare buone pratiche per la sua coltivazione, valorizzando il valore della biodiversità» spiega il professore Matteo Busconi, docente di genetica agraria.

Rientra in questa cornice l’evento Il valore delle filiere locali per l’identità e la resilienza dei territori lombardi che si terrà il prossimo 28 luglio, a partire dalle ore 9: «Gli interventi del mattino si soffermeranno sul ruolo delle filiere locali per lo sviluppo delle comunità montane, mentre il pomeriggio sarà dedicato alle visite dimostrative in campo».

Il fagiolo della Valvestino sarà oggetto anche di un altro progetto di ricerca della facoltà di Scienze agrarie centrato sulla caratterizzazione genetica e nutrizionale di questa specie che richiede un ridotto apporto idrico e scarsa necessità di trattamenti, rivelandosi particolarmente adatta al biologico.

L’appuntamento, online (il link verrà fornito al momento dell’iscrizione) e in presenza, si terrà presso il Consorzio Forestale Terra tra i due Laghi Loc. Cluse - Turano di Valvestino (BS)

Per informazioni: info@consorzioforestaleterratraiduelaghi.com; matteo.busconi@unicatt.it

Un articolo di

Sabrina Cliti

Comunicazione

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