«La differenza fra leggere un giornale e leggere gli altri media – ha detto il dottor Nusiner – è che un giornale è preparato da una redazione: sfogliando un giornale avete davvero una visione completa e ragionata di ciò che in quel giorno succede nel mondo. Lasciatevi coinvolgere, allora, partecipate con entusiasmo a questa iniziativa e puntate in alto, costruendo anche con questa possibilità e con gli incontri con i giornalisti e i protagonisti del mondo dell’informazione la vostra formazione e il vostro futuro».
«Avvenire in Campus è una delle iniziative del progetto formativo dell’Ateneo che EDUCatt sostiene con grande convinzione – così la professoressa Marta – E’ un’iniziativa molto peculiare poiché accompagna persone in fase di crescita, contribuendo a costruire insieme l’identità personale, sociale e civica di ognuno: studenti come lettori, cioè interlocutori, con i quali costruire conoscenza, futuro e contesti di vita».
Il progetto coinvolgerà nei prossimi mesi anche i quattro collegi della Sede di Roma in incontri comuni con firme illustri del quotidiano per una lettura ragionata del numero in edicola, con personalità del mondo dell’informazione e dell’attualità, e attraverso la lettura individuale del quotidiano grazie ad un abbonamento digitale riservato a ogni studente, in un percorso educativo e culturale che favorisca nei più giovani una lettura “guidata” che dedichi tempo e spazio all’approfondimento e al ragionamento sui temi più vivi ed importanti dell’attualità.
In un’epoca in cui informazioni e condivisioni sono sempre più rapide e dove la riflessione trova poco spazio, sensibilizzare i più giovani all’analisi e al confronto favorisce un dibattito maturo e, quindi, nuove prospettive: questa la linea dell’intervento del direttore di Avvenire Marco Girardo nella vivace conversazione con gli studenti che ha concluso l’incontro.
«In questo momento i miei colleghi in redazione stanno realizzando il giornale di domani. Ma domani chi vedrà quel giornale? Qual è il contenuto di un giornale oggi? Chi legge ancora un quotidiano?” – così i primi spunti del dialogo/lezione di Girardo, centrato sui temi contemporanei della relazione tra informazione, digitalizzazione e nuovi media: “Oggi, volenti o nolenti, siamo immersi in una situazione dominata dalla tecnologia che ha un forte impatto sulla nostra capacità di leggere la realtà. Demedializzazione, post verità, sciami digitali, fake news: sono queste, oggi, le vere e più importanti sfide dell’informazioni rispetto alle quali Avvenire intende proporre un modo di informarsi che contrasti questi fenomeni, incontrando la realtà vera, interessandosi alla storia prima che alla notizia e creando un nuovo ecosistema informativo basato sull’incontro fra le persone, proprio come stiamo facendo insieme stasera».
Aprire la mente alla realtà e alla diversità, lasciandosi guidare dal pensiero creativo e dall’eccellenza, è sicuramente vocazione e visione di un’Università. Ma non solo: anche di un giornale. Saper leggere e interpretare la realtà, con pensiero critico e riflessivo, attraverso mezzi e strumenti di comunicazione, costituisce una missione socioculturale e formativa soprattutto verso i giovani studenti, i protagonisti del futuro.