La consegna è avvenuta nell’auditorium Mazzocchi dell’ateneo piacentino, dove la ragazza, che dopo tre mesi di tirocinio ad Hong Kong oggi lavora a stretto contatto con il mercato estero, si è laureata: a introdurre la breve cerimonia è stato il professor Emanuele Vendramini, direttore della laurea magistrale in Global Business Management: «Un premio voluto da Confindustria Piacenza e dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica per onorare la memoria di Cesare Betti e la sua spiccata propensione all’internazionalizzazione. Betti ha sempre supportato il processo di apertura sovranazionale di questa sede: da qui nasce l’idea, sostenuta da Confindustria, di bandire un premio destinato a un laureato del percorso in Global Business management, la laurea magistrale completamente erogata in lingua inglese e che fa della dimensione internazionale la sua cifra distintiva».
Il presidente di Confindustria Rolleri, presente alla consegna del premio insieme a Luca Groppi, il direttore che lo scorso anno ha sostituito Cesare Betti, è intervenuto spiegando come si sia voluta «seguire la strada tracciata da Betti, la sua grande attenzione alla scuola e in particolare all’università. Crediamo che il modo migliore per ricordarlo sia l’istituzione di questa borsa di studio per sostenere i ragazzi all’interno del loro percorso di apprendimento».
Nell’intervento della professoressa Laura Zoni, direttrice del BSc in International Management, il ricordo di un Cesare Betti da sempre vicino al mondo universitario: «È stato dalla nostra parte fin dall’inizio, ormai 15 anni fa, quando Piacenza sognava di diventare un punto di riferimento per l’internazionalizzazione. Era un sogno, che oggi abbiamo realizzato».
Parole a cui si associano quelle della professoressa Mariacristina Piva, vicepreside di facoltà, che ha sottolineato quanto sia essenziale «anche nell’economia locale, una prospettiva internazionale.