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Buon Natale in musica e pensieri

23 dicembre 2020

Buon Natale in musica e pensieri

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È arrivato il tanto atteso Smart Christmas, evento organizzato dal Consiglio Organizzativo Intercollegiale (COI) della sede di Roma: un fiume di emozioni intense, vere e autentiche.

Se c’è qualcosa che spesso è mancato in questi mesi ed in questo 2020 sono stati gli abbracci, le carezze dei nostri affetti più cari, emozioni che nella quotidianità erano scontate, ma improvvisamente non più. La serata del 20 dicembre ha risvegliato qualcosa, ha risvegliato quelle emozioni.

Smart Christmas, “smart” da non intendere come veloce, piccolo, svelto. “Smart” è soltanto una parola che mette in evidenza il mezzo, la modalità attraverso cui ciò è avvenuto, nel Natale che è parte della nostra vita e che illumina il nostro cammino. Il Natale che è arrivato nelle case di tante persone grazie al potere della condivisione via Internet che, se ben usato, è immenso.

I collegi ce l’hanno messa tutta affinché tale evento potesse ottenere un risultato del genere. Sono state settimane di preparativi molto impegnative, e la reazione da parte dei collegi è stata straordinaria, costituendo la dimostrazione evidente del concetto di cura, affrontato in più riprese durante l’evento. "Per i collegi romani il termine cura ha un peso molto forte, molto specifico e particolare - ha detto S. E. Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, nel saluto iniziale. "Siamo in un luogo in cui si formano medici, personale sanitario, ci si prende cura delle persone malate, questa cultura è espressione dell’avere un grande patrimonio. Il Natale è il modello della cura, laddove l’umanità accoglie colui che si prende cura di tutti noi”. La serata è stata esattamente un modello di cura: più anime insieme che hanno creato una melodia meravigliosa di musiche e canti, ricordandoci che “il cielo è sempre più blu”, nonostante le difficoltà. Per questo va fatto un ringraziamento speciale a tutti i collegi che hanno partecipato e hanno creato un’atmosfera di luci e speranze.

Sono state molto significative poi le parole pronunciate durante l'incontro dal professor Giuseppe Zampino che ci ha “catapultato” a Betlemme, nella basilica della Natività, raccontandoci l'emozione di raggiungere il punto esatto dov’è nato il Messia e che, uscendo dalla basilica, attraverso delle scale si arriva a un dispensario in cui vivono bambini con malformazioni che sono accuditi dalle suore, ricordandoci quindi, da pediatra e da cristiano, come anche questi piccoli siano certamente creature divine con dignità di persona. La riflessione ci ha portato al concetto di “creatività”, mostrato da Dio attraverso la presenza di esseri umani che si discostano dagli “standard” e dai nostri canoni di “normalità” e di “bellezza”, la stessa creatività ci permetterà di adattarci a quello che sarà nel nostro futuro.

Un ringraziamento va ai ragazzi che hanno preparato e condiviso le loro esibizioni, contribuendo ad animare la serata e a renderla unica, non sostituendo, ma dando piuttosto una versione diversa della tradizionale “Panendorata”, l'annuale concerto di Natale della sede di Roma, che è sempre stato uno spazio di espressione della creatività degli studenti della nostra università.

Un altro momento rappresentativo è stata poi l'iniziativa di beneficenza che ha raggiunto, come ogni anno, ottimi risultati. Il ricavato sarà donato alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per aiutare tutti a fronteggiare la situazione attuale. Verso la fine dell’evento sono stati estratti i vincitori della riffa che riceveranno dei cesti preparati dalla cooperativa sociale “Giotto”, impegnata nel reinserimento di persone svantaggiate nel mondo del lavoro.

In un anno così complesso, Smart Christmas è giunto alle nostre porte, raggiungendo più di 700 visualizzazioni in uno dei Natali più significativi e segnanti. Ancora una volta, la volontà, la creatività e lo spirito dei collegiali ci permette risultati straordinari che vale la pena condividere. Ancora una volta, il senso di comunità vince nonostante le distanze fisiche. Ancora una volta, si può dire, non stiamo “resistendo” a tutto ciò, ma siamo “resilienti” dinanzi ai cambiamenti.

 

 

Un articolo di

Francesco Sagliocco

Collegio Nuovo Joanneum

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