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Chi è Maria Corina Machado

10 ottobre 2025

Chi è Maria Corina Machado

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María Corina Machado è venezuelana, ingegnera, donna e combattente. Ha condotto una vita normale fino a quando il suo Paese ha iniziato a scivolare verso l’autoritarismo. Dopo che Hugo Chávez, ex golpista e ufficiale militare graziato, vinse le elezioni presidenziali nel 1998, Machado aumentò gradualmente il suo impegno politico, passando da attivista di ONG a figura pubblica.

Nel 2004 promosse un referendum revocatorio per destituire il presidente. Sebbene si trattasse di uno strumento previsto dalla Costituzione, Chávez definì i leader del movimento “cospiratori, golpisti e lacchè del governo statunitense”.

Nel 2010 si candidò al parlamento e divenne la candidata legislativa più votata di sempre. Fu estromessa nel 2014 con l’accusa di ricoprire un incarico presso un governo straniero — aveva infatti accettato un ruolo itinerante di ambasciatrice da parte di Panama, con l’obiettivo di dare visibilità internazionale alla sua causa.

Dopo un lungo decennio di regressione democratica, il Venezuela è diventato un regime autoritario a pieno titolo nel 2016, quando il governo di Nicolás Maduro rifiutò di riconoscere la sconfitta alle elezioni parlamentari e, esautorando l’Assemblea nazionale, nominò un’Assemblea costituente incaricata di occuparsi delle questioni legislative.

María Corina Machado non si tirò indietro e rafforzò il suo attivismo pacifico contro il regime, ormai noto per la repressione del dissenso e le massicce violazioni dei diritti umani.

Nel 2019 Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e politica socialista insospettabile di ostilità ideologica, richiamò l’attenzione sul deterioramento delle condizioni umanitarie in Venezuela. I precedenti rapporti del suo ufficio avevano evidenziato omicidi, uso eccessivo della forza contro i manifestanti, detenzioni arbitrarie, maltrattamenti e torture, e avevano avvertito che “se la situazione non migliorerà, l’esodo senza precedenti di migranti e rifugiati venezuelani continuerà e le condizioni di vita di chi resta peggioreranno ulteriormente”.

Oggi un quarto dei venezuelani - circa otto milioni di persone - è fuggito dal Paese, e coloro che vi rimangono sopportano difficoltà senza fine.

Machado decise di candidarsi alla presidenza nel 2023, ma fu squalificata dopo aver vinto le primarie dell’opposizione. Nominò allora un altro candidato al suo posto, ma anche quest’ultimo fu escluso dal governo. Infine, il partito scelse Edmundo González, un ex diplomatico che vinse le elezioni presidenziali del 2024 con un ampio margine. Tuttavia, contrariamente alle richieste dell’opinione pubblica venezuelana e degli osservatori internazionali, il governo non rese pubblici i risultati delle votazioni, incarcerò o costrinse alla fuga i leader dell’opposizione e mantenne saldamente il potere.

Nel 2025 Edmundo González vive in esilio e María Corina Machado è costretta alla clandestinità, dopo aver subito detenzioni, calunnie e altre prove.

Il 10 ottobre 2025, il Comitato per il Premio Nobel ha assegnato a María Corina Machado il premio per la pace, rendendola la diciottesima cittadina latinoamericana - e la terza donna - a riceverlo. Sebbene la sua missione non sia ancora conclusa, questo riconoscimento rafforza la sua lotta per la democrazia e per un cambiamento pacifico.

A cura di

Andrés Malamud

Andrés Malamud

Ricercatore all’Istituto di Scienze sociali, Università di Lisbona | Docente in Aseri, Università Cattolica

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