Dietro l’acronimo Coil (Collaborative Online International Learning) si cela una collaborazione che va ben oltre la dimensione virtuale. A dimostrarlo una volta di più sono i 18 studenti svizzeri della Zurich University of Applied Sciences (ZHAW) di Zurigo, accompagnati dai docenti Anja Schnyder e Jason Roger, che in questi giorni hanno visitato i campus piacentino e cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
È questo il terzo anno in cui si sviluppa la collaborazione, il secondo in cui avviene lo scambio culturale, dal momento che il primo anno si è svolto durante il periodo della pandemia.
Una due giorni, quella che ha coinvolto i campus di Piacenza e di Cremona, in cui gli studenti hanno avuto la possibilità di lavorare insieme in un ambiente multietnico, scambiando informazioni e conoscenze, confrontandosi con realtà differenti sia sul piano culturale sia universitario.
«Dopo tanti mesi di lavoro e incontri da remoto - afferma Giorgia Spigno, referente della laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari - abbiamo avuto la possibilità di stare insieme fisicamente e di conoscerci». Dopo un breve tour di Piacenza e una piacevole cena tutti insieme, gli studenti svizzeri hanno infatti visitato il campus della sede piacentina e il campus Santa Monica di Cremona, nonché l’azienda sperimentale Cerzoo.
Durante la mattina del primo giorno, Marco Panzanini e Fatma Dadi hanno illustrato ai colleghi svizzeri la loro ricerca di dottorato, così come sono intervenuti anche i docenti Lucrezia Lamastra, Elena Castellari e Claudia Gondos.
«Oltre a compiere una buona dose di lavoro sul progetto Coil - spiega Spigno - per i ragazzi è stata un’importante occasione di approfondire le conoscenze nate online e, per i docenti, di consolidare il rapporto di lavoro e amicizia iniziato tre anni fa, cominciando anche a parlare della prossima edizione».
Al Coil hanno partecipato quest’anno 8 studenti delle lauree triennali di Piacenza e Cremona, iscritti a Scienze e Tecnologie Alimentari e a Food Production Management della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali della Cattolica, e 20 studenti dell'università svizzera (di cui 18 presenti allo scambio culturale) che frequentano Food Technology. A questi si aggiungono 44 studenti della Hague Thuas University, ateneo olandese, che studiano Business Administration, i quali hanno preso parte alla prima parte del Coil.