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Professione insegnante, essere efficaci nella scuola di oggi
Ricercatori e docenti a confronto nella terza tavola rotonda della rassegna di presentazione dell’offerta formativa postlaurea dell’Università Cattolica
| Luca Aprea
22 giugno 2022
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A introdurre i numerosi appuntamenti offerti dall’Open Week Master e Postlaurea dell’Università Cattolica c’è una tavola rotonda tenutasi martedì 21 giugno. Al centro del dibattito, la formazione dopo la laurea con competenze e strumenti adeguati per interfacciarsi con il mondo del lavoro.
Moderatore dell’incontro, Mario Gatti, direttore della sede di Milano dell’Università Cattolica, in apertura ha sottolineato l’ormai affermato ruolo dei master all’interno della didattica proposta dall’ateneo: «L’offerta formativa dell’Università Cattolica si rinnova ma allo stesso tempo presenta dei corsi consolidati da decenni. I master cercano di coniugare competenze di carattere accademico e skills nell’ambito lavorativo grazie alle testimonianze di professionisti ormai affermati».
A riassumere la validità della formazione post-laurea è stata Ismene Papageorgiu, Responsabile Master e Corsi specializzanti della sede di Milano: «Mi piace usare lo slogan di quest’anno “Entra nel futuro”; è la sfida che le istituzioni formative vivono soprattutto nel contesto attuale di trasformazione e qui, in Cattolica, la funzione dei master è quella di fare da bagaglio agli studenti nonché ai futuri lavoratori».
Per aiutare gli interessati a scegliere la formazione post-laurea che meglio si addica alle proprie ambizioni l’Open Week Master fa intervenire anche ex studenti e professionisti che ora hanno intrapreso una carriera nel mondo del lavoro. Tra questi c’è anche il presidente di Museimpresa e direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò, che ha suggerito le competenze da acquisire per avere delle chance occupazionali in più: «I percorsi di apprendimento sono così variabili che è impossibile avere un identikit dell’aspirante lavoratore. Bisogna mettere insieme saperi convergenti che tengano conto di più discipline per creare figure come quelle di un medico-ingegnere o di un sociologo-fisico».
I master e la specializzazione post laurea offerti dall’Università Cattolica tengono conto dell’importanza della multidisciplinarietà. L’ampio intervento di Calabrò ha anticipato la testimonianza di Gaia Papaluca, diplomata del Master International HR Management e ora Learning & Talent Development Specialist in Snam, che ha raccontato l’importanza della sua formazione universitaria nel suo attuale lavoro. «Le organizzazioni oggi attribuiscono un valore molto alto alle competenze e al bagaglio scolastico - ha sottolineato Papaluca -. Le competenze che si sono acquisite all’università sono fondamentali nell’attuale contesto in cui viviamo, che richiede un life long learning e quindi una formazione che continua lungo tutta la carriera». È dunque necessario imparare e informarsi anche all’interno delle organizzazioni e l’alta formazione è una leva importante per accelerare lo sviluppo di competenze. «Per me - ha concluso Papaluca - il master post-laurea ha significato completare un background di conoscenze e costruire una cassetta degli attrezzi per il mondo del lavoro».
L’ultimo a prendere la parola è stato Fabrizio Trisoglio, responsabile scientifico della Fondazione AEM, che ha ribadito il suo sostegno ai master e corsi di specializzazione. «Questi piani didattici sono fondamentali per creare dei professionisti che sappiano risolvere problemi ormai evidenti per poi accettare nuove sfide» - ha affermato Trisoglio, il cui pensiero è soprattutto rivolto a tutti quelli che vogliono creare nuovi orizzonti per il terzo settore.
Un articolo di
Scuola di giornalismo