Vangelo di Luca (Lc 11,29-32)
È il capolavoro del cineasta francese Delannoy. In assenza del parroco che abbandona la comunità a causa della condotta immorale e dell’ennesimo misfatto accaduto, Dio ha bisogno di Tommaso – sagrestano ignorante e analfabeta – per richiamare gli abitanti di Sein, gente impenitente, selvaggia e primitiva come la loro isola.
Dio ha bisogno degli uomini perché non lo si può conoscere in astratto. Dio ha bisogno di Giona per manifestare sdegno ai Niniviti e invitarli alla conversione.
Dio ha bisogno dell’Uomo-Dio per farsi conoscere. La Risurrezione, profetizzata nel brano di Luca come "il Segno di Giona", per essere compresa fino all’adesione convinta, richiederà nei credenti l’intelligenza dei minimi indizi. Sono gli indizi presenti nel Sepolcro all’alba del Dies Domini: le bende ormai sgonfie e il sudario che era stato posto intorno al volto di lui non disteso con le bende, ma ancora avvolto in una posizione unica. Davanti a quei segni Dio non chiede di rinunciare all’intelligenza, al contrario: la fede ha bisogno di tutta l’intelligenza degli uomini.