Su Wikipedia Dorothy Day è sia nella sezione “anarchia” sia in “cattolicesimo”. Segno indicativo della sua vita. La sua è la storia di una Serva di Dio, la cui causa di canonizzazione è in corso da anni, capace di coniugare spirito di solidarietà cristiana e lotta per la giustizia sociale: non è stata la prima nella storia cristiana, ma di sicuro l’ho ha fatto in modo originale e rivoluzionario, specialmente nel contesto degli Stati Uniti del 900, dove è nata e vissuta. È la storia di una ragazza madre, che è stata abbandonata, arrestata, definita matta e sovversiva, che ha incontrato la fede grazie a una gravidanza e che da lì in poi è diventata un inesauribile motore di cambiamento per il contesto sociale attorno a lei.
A lei e a ciò che è nato dalla sua vita spesa interamente per questo ideale, cioè il Catholic Worker Movement, è stato dedicato uno degli incontri del Meeting di Rimini “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”. In effetti la sua vita si adatta bene al titolo della kermesse riminese: Dorothy Day ha dedicato tutte le sue attenzioni al destino degli ultimi, come solo un vero amico potrebbe fare. Lo ha fatto grazie a una conversione al cattolicesimo avvenuta a 30 anni, nel 1927, dopo una prima vita dedicata alla denuncia delle ingiustizie sociali attraverso il giornalismo. Trent’anni intensi, in cui abortì in nome del suo primo grande amore, che però la abbandonò, in cui scrisse e viaggiò molto ma che trovarono una vera spinta rivoluzionaria dopo la conversione. Una scelta dura, che la allontanò dagli amici di una vita ma che la portò all’incontro con Peter Maurin, con cui avrebbe poi fondato il Catholic Worker Movement nel 1933.
All’inizio era un giornale, poi divenne un movimento per aiutare poveri e senzatetto di New York. Nacquero le case di ospitalità e il movimento divenne un soggetto sempre più centrale per dare dare voce a ultimi e bisognosi. Come sottolineato da Simona Beretta, docente di Politica Economica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttrice del Centro di Ateneo per la Dottrina Sociale della Chiesa, «ha affrontato i temi delle ingiustizie sociali con un metodo nuovo, mettendo al centro la questione del lavoro e rendendo protagonisti i poveri».