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ECHoS, la nuova strategia europea per la lotta contro il cancro

31 gennaio 2023

ECHoS, la nuova strategia europea per la lotta contro il cancro

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Una strategia europea sempre più efficace per la lotta contro il cancro: è questo l’obiettivo del consorzio “Establishing of Cancer Mission Hubs: Networks and Synergies” (ECHoS), l’iniziativa della Commissione Europea volta ad implementare “Europe Beating Cancer Plan”, il piano europeo di lotta al cancro.

Del consorzio è parte integrante anche l’Università Cattolica con la professoressa Stefania Boccia, coordinatrice della Sezione di Igiene generale e applicata del Dipartimento Scienze della Vita e Sanità Pubblica della Facoltà di Medicina e chirurgia e vicedirettrice scientifica dell’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, la dottoressa Roberta Pastorino, Ricercatrice in Statistica Medica alla Facoltà di Medicina e chirurgia e il dottor Tommaso Osti, Medico in formazione specialistica nella Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva, insieme a 54 organizzazioni da 26 Paesi, afferenti ad enti di ricerca e assistenziali tra i migliori d’Europa.

Il progetto ECHoS, al via nel prossimo mese di giugno, nasce per creare modelli e linee guida per l’implementazione dei National Cancer Mission Hubs negli stati membri dell’Unione Europea e nei Paesi associati: la costituzione efficace di questi centri promuoverà il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle attività di prevenzione, sosterrà l’applicazione di buone pratiche terapeutiche e diagnostiche a livello europeo e faciliterà la sinergia tra enti, istituzioni e stakeholder nella creazione di politiche efficaci.

«Lo scopo principale di ECHoS - spiega la professoressa Boccia - è quello di fornire a tutti i Paesi membri i presupposti per dare luce ai Centri Nazionali per la Mission on Cancer. Queste strutture avranno un ruolo chiave nel coinvolgimento di tutti gli attori implicati nella strutturazione di politiche per la lotta al cancro, oltre che di cittadini e pazienti raggiunti da attività di prevenzione e trattamento di patologie neoplastiche».

«Il grande ostacolo alla creazione e alla messa in atto di una strategia oncologica condivisa – continua Boccia - è tuttora rappresentato dai profondi divari culturali e di sviluppo che caratterizzano i Paesi dell’Unione. Per dare risposta a queste barriere ECHoS cercherà di raccogliere gli stakeholders coinvolti nella discussione su questa tematica, dal singolo cittadino alle istituzioni internazionali, al fine di identificare delle strategie adatte al singolo contesto. Questo progetto segna quindi il primo passo per permettere a tutti i cittadini europei di aver accesso a standard terapeutici elevati, indipendentemente dall’area di provenienza, e di essere tutelati da piani di prevenzione basati sulle più recenti evidenze scientifiche».

 

 


(Nella foto in alto, da sinistra: il dottor Tommaso Osti, la professoressa Stefania Boccia e la dottoressa Roberta Pastorino)

 

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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