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Ecosister, quando la ricerca lavora per le imprese

13 dicembre 2023

Ecosister, quando la ricerca lavora per le imprese

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Sono quattro i miliardi di euro destinati alla ricerca con il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano: in particolare, in Emilia-Romagna il PNRR ha puntato sul progetto Ecosister, nato per fornire alle imprese del sistema regionale risultati concreti utili a promuovere la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale e con un rilevante impatto sociale.

«Coordinato dall’Università di Bologna, Ecosister (acronimo di Ecosistema Territoriale di Innovazione dell’Emilia Romagna), coinvolge ventitré soggetti diversi - tra cui tutte le Università del territorio regionale-, circa 750 ricercatori incardinati e oltre 600 nuove posizioni di ricerca attivate» spiega il professor Francesco Timpano, docente di Politica economica e coordinatore del progetto per l’Università Cattolica.

E Piacenza gioca un ruolo strategico, con il coinvolgimento attivo delle facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e di Economia e Giurisprudenza: quattro i gruppi di ricerca messi in campo, per un totale di ventotto tra docenti e ricercatori, coordinati dai professori Giorgia Spigno, Emanuele Mazzoni, Anna Gianfreda: «Il progetto di ricerca Ecosister è pensato sin dall’inizio per avere un impatto rilevante sulle imprese del territorio regionale e sul sistema nel suo complesso» precisa Timpano. «Tutti i ricercatori sono impegnati in attività di ricerca che possano influenzare concretamente il percorso verso la transizione ad una economia decarbonizzata e sostenibile, anche sotto il profilo sociale». Per questo Ecosister include anche un programma di Trasferimento tecnologico e innovazione coordinato per Cattolica dal professor Luigi Lucini.

I docenti Stefano Amaducci e Giorgia Spigno


Nei giorni scorsi sono stati presentati proprio a Piacenza i primi risultati della ricerca, relativi a quattro fronti di intervento.

Materiali e dispositivi al servizio della filiera agroalimentare

Sul fronte delle scienze agronomiche ed alimentari la professoressa Giorgia Spigno e il professor Stefano Amaducci hanno presentato le attività in corso sul fronte dei materiali e dispositivi al servizio della filiera agroalimentare, con particolare riferimento alla sensoristica per effettuare monitoraggio in-vivo delle colture anche in campi agri voltaici  e alla realizzazione di materiali ecosostenibili per il packaging alimentare tramite lo sviluppo di materiali biobased con funzionalità aggiuntive e lo studio del fine vita dei materiali. Questo gruppo di ricerca ha già ricevuto l’interesse di circa venti imprese per le attività svolte.

Insetti bio-trasformatori

Il gruppo di ricerca del professor Emanuele Mazzoni ha concentrato il suo lavoro sulla realizzazione di un dimostratore per l’allevamento di insetti come potenziali bio-trasformatori nell’ambito del recupero dei rifiuti. Si tratta di un percorso di grande interesse nel processo di gestione dei rifiuti.

Survey sul comportamento delle imprese di fronte alla transizione

Un gruppo di economisti e giuristi coordinato dal professor Timpano sta invece lavorando su una survey su duemila imprese regionali (con focus sul territorio piacentino, anche grazie alla partnership con l’Ordine dei commercialisti di Piacenza) per studiare i comportamenti delle imprese delle filiere regionali di fronte alla transizione, allo scopo di suggerire strategie aziendali, innovazioni organizzative, strumenti finanziari e metodologie di reporting.

Turismo, strategico per il “well-being” dell’Emilia-Romagna

Un altro gruppo di giuristi ed economisti, coordinato dalla professoressa Gianfreda, sta concentrando la propria attenzione sul turismo, settore individuato dalla ricerca come strategico per il rafforzamento del “well-being” nella regione. In particolare, il gruppo di ricerca piacentino sta lavorando sulla realizzazione concreta di un Parco culturale ecclesiale in collaborazione con la Diocesi di Piacenza-Bobbio.


Alla fine dell’incontro il professor Fabio Antoldi, docente di imprenditorialità, ha lanciato una proposta concreta agli studenti di dottorato della sede (in particolare del dottorato Agrisystem) e agli studenti di laurea magistrale delle due facoltà: realizzare startup sui temi promossi nell’ambito delle ricerche Ecosister da candidare alla Start Cup della Regione Emilia-Romagna.

Dalla ricerca, ai fatti.

 

 


Foto Google Maps

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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