Anche quest'anno l'Università Cattolica ha avuto il piacere di ospitare Elle Active - Il Forum delle donne attive. L'edizione 2023, che si è svolta in largo Gemelli il 4 e il 5 novembre, ha toccato tutti i temi della leadership femminile, dall'impresa alla finanza passando dalla cultura, dallo sport e dallo spettacolo affrontando anche i temi legati alla sfera sociale e familiare. Il tutto suddiviso in oltre 80 incontri che hanno avuto come protagonisti oltre 300 tra relatori e mentor, tra cui numerose docenti del nostro Ateneo. La rassegna, di cui l'Università Cattolica è partner, ha fatto registrare un grande successo di pubblico, in presenza e online: 7.450 i partecipanti nelle sale in due giorni. In 180mila invece si sono collegati al sito e ai social per seguire in diretta o in differita i contenuti della manifestazione (lo scorso anno furono 145mila). Una cifra che è destinata a salire vista la possibilità di consultare i video on demand.
«Ospitare e partecipare a Elleactive per il nostro Ateneo - ha dichiarato la professoressa Raffaella Iafrate, Prorettrice e Delegata del Rettore alle Pari opportunità - è un segno ulteriore dell’attenzione che il tema pari opportunità e in particolare la valorizzazione della differenza di genere sta sempre più ottenendo sia per la componente accademica, sia per quella del personale tecnico amministrativo, sia per quella studentesca dell’Università Cattolica». Di seguito pubblichiamo l'intervista di Ilaria Solari alla professoressa Iafrate pubblicata su Daily Elle, un'occasione per fare il punto sul tema del Gender Equality Plan e delle Pari Opportunità all'interno dell'Ateneo.
«Prorettore o protettrice?» la professoressa Raffaella Iafrate, ordinaria di Psicologia sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, accetta la provocazione: «Sulla carta sono citata come “prorettore e delegata alle Pari opportunità”: faccio parte di una generazione raggiunta tardi dal senso di urgenza del declinare al femminile ruoli e professioni ma dobbiamo allenarci a farlo, non mi riuscirà difficile: qui in università mi chiamano tutti prorettrice. Tra l’altro, il linguaggio inclusivo è tra le linee guida dell’Ateneo».