«Di qui anche la domanda che ci siamo posti su quale ruolo debbano avere l’artista e l’arte – ha detto Bianca Perrone, studentessa e curatrice del progetto –. Una riflessione avviata tra gli anni Sessanta e Settanta. Due artisti in particolare ci hanno aiutati nella costruzione di questa mostra: Ugo La Pietra che lavora per il sociale e mette il suo segno a servizio della comunità, e Francesco Somaini nel suo Urgenza nella città racconta come gli spazi urbani non rispondano più alle esigenze degli esseri umani».
Questa è la sfida che i ragazzi hanno proposto agli artisti che oggi espongono in università le loro opere, un lavoro che ha richiesto energia e impegno e che è stato non solo un’esperienza didattica ma anche una crescita personale attraverso la gestione di imprevisti e difficoltà lungo il percorso.
Opere fotografiche, come quelle di Marina Cavadini e Mattia Pannoni, si accostano a vere e proprie installazioni che riflettono sul ruolo della natura, come in quelle presentate da Zeroottouno e Barbara Crimella e Stefano Ferrari, o si concentrano sul ruolo dell’architettura nell’affrontare queste problematiche come nelle riflessioni di Oliviero Fiorenzi, Pierfilippo Gatti, e Studio Secchi Viganò.
Ettore Favini propone sculture che dialogano con l’osservatore; Camilla Alberti crea installazioni/sculture con materiali di scarto per raggiungere forme quanto mai distanti da ciò che già si conosce; Giorgio Mattia riflette sul ruolo della casa quando non più abitata in seguito a una tragedia ambientale; Miriam Montani esplora con le sue installazioni la relazione tra l’essere umano e ciò che lo circonda, anche quando si tratta di qualcosa di pericoloso come le polveri sottili. Espongono Ugo La Pietra con Gazebi Urbani, una delle sue serie di lavori più recenti, e Francesco Somaini. Non saranno poi solo opere già conosciute quelle nel percorso espositivo ma si avranno anche installazioni site specific, come nel caso di Maria Dompè che nella Sala Lanza del Centro Pastorale della sede milanese realizzerà una versione dei suoi Hortus Idearum.
Le inaugurazioni della mostra nelle altre sedi dell’Ateneo sono previste a Cremona il 7 marzo alle 12.30, a Piacenza il 7 marzo alle 17, a Brescia il 12 marzo alle 16 e a Roma il 13 marzo alle 16.
Ogni artista è stato seguito personalmente da uno o più curatori, gli studenti dell’Ateneo che hanno partecipato al progetto, che sono: Angelica Bulgari, Monica Di Matteo, Francesca Fimeroni, Marco Fort, Andrea Foschini, Cecilia Franzoni, Sara Giovenzana, Benedetta Gobbato, Chiara Grandi, Francesca Lidia Palumbo, Martina Mangia, Annalisa Media Caballero, Monica Morosini, Giulia Nava, Davide Paoletti, Anita Papa, Bianca Perrone, Martina Pini, Filippo Rachelli, Sara Ravelli, Lisa Ronzino, Yuanfei Ye.
Hanno inoltre contribuito al progetto Ecaterina Arama come Social media manager e Cristina Bacchini come Graphic designer.
In occasione della mostra si presenta anche un programma di conferenze per riflettere insieme sul concetto di Eutopia. Il 26 marzo si terrà il primo incontro a Milano, "La Comunità tra Natura e Città", con Ezio Manzini, Associazione InTra, Michele Zazzi, Stefano Mancuso e Gabi Scardi. Il 9 aprile, sempre a Milano, si terrà l’incontro "Dialoghi sulla Modernità" con Giuseppe Lupo e Lucia Tozzi. Il 22 marzo a Brescia ci sarà un incontro con Gianni Biondillo, Maria Lidia Girelli e Giuseppe Lupo.