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“Exponi le tue idee”, il team Unicatt pronto per la finale

14 luglio 2021

“Exponi le tue idee”, il team Unicatt pronto per la finale

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Sfidarsi a colpi di dibattito. Un dibattito costruttivo su tematiche attuali di interesse globale, per favorire il confronto tra posizioni diverse, promuovere lo studio, la ricerca e l’adozione di un approccio multidisciplinare nel trattare problemi complessi. È questo lo spirito che anima la competizione “EXPONI le tue idee”, iniziativa promossa da WeWorld Onlus nell’ambito del progetto “End Climate Change, Start Climate of Change”, co-finanziato dalla Commissione Europea ed incentrato sui temi del cambiamento climatico e della tutela ambientale.

L’Università Cattolica ha aderito con l’organizzazione di un torneo interno online di debates, conclusosi a gennaio scorso, tra 8 squadre composte da studenti di età compresa tra i 19 e i 26 anni provenienti da sette diverse facoltà delle sedi padane. Tra queste il team “1987”, tutto al femminile, si è guadagnato il diritto a partecipare alle finali nazionali che si svolgeranno a Bologna il 20 e 21 luglio presso il Centro Interculturale Zonarelli.

Un articolo di

Valentina Stefani

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Al Debate Days di Bologna la squadra della Cattolica - composta dalle studentesse del corso di laurea magistrale in Politiche per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo Asia Jane Leigh, Francesca Pellegatta, Irene Paviotti, Giulia Tringali e Cecilia Maria Irene Miralta - avrà la possibilità di sfidarsi sui temi legati all’ambiente, la sostenibilità e il cambiamento climatico con altri atenei italiani tra cui l’Università di Trento e la LIUC di Castellanza.

«Sicuramente sarà per noi un’esperienza molto diversa dai dibattiti precedenti – racconta Francesca Pellegatta, prima speaker della squadra – perché per la prima volta saremo in presenza e potremo confrontarci faccia a faccia tra di noi e anche con le altre squadre partecipanti».

Il suo ruolo – racconta – «permette di apportare nuovi argomenti a sostegno della tesi della squadra, di supportare l’intervento della capitana e riuscire a confutare gli argomenti presentati dalla squadra avversaria».

«Il compito del capitano, invece – spiega Asia Jane Leigh che rivestirà questo ruolo a Bologna - è quello di saper ben introdurre al tema e alle argomentazioni che la squadra porterà nel corso del dibattito e, in conclusione, fare un appello finale ai giudici per spiegare loro perché le argomentazioni presentate siano così fondamentali».

I team delle università in gara dovranno dibattere sia pro che contro le tematiche proposte. Questa è l’idea: promuovere il dibattito come strumento di sviluppo di conoscenze e competenze utili per la democrazia e la partecipazione. «Spesso - racconta Asia - ci siamo trovate a dibattere pro su questioni per le quali nella vita siamo contro o il contrario, quindi abbiamo dovuto impegnarci, studiare e informarci anche sue temi che diversamente avremmo ignorato».

Il primo fra tutti gli insegnamenti dell’esperienza finora fatta per entrambe le studentesse è la possibilità di osservare il mondo anche al di fuori del proprio modo di guardare, con l’invito ad uscire da un’ottica puramente europea e occidentale per scoprire che non ci sono posizioni giuste o sbagliate a priori, ma che ogni posizione deve essere messa alla prova e indagata prendendo in considerazione punti di vista differenti.

La fortuna del team 1987 è quello di essere un gruppo molto eterogeneo, con interessi e passioni diverse. «Questo - osserva Asia - ci permette di completarci a vicenda e di aggiungere sempre nuovi punti di vista alle nostre argomentazioni».

A questo si aggiunge un grosso lavoro di squadra, tanto allenamento e il sostegno di docenti come Claudia Rotondi: «Senza di lei non saremmo arrivate a questo punto», dicono le ragazze.

In questi mesi si sono impegnate molto e sperano di riuscire a dare il massimo anche a Bologna. La vittoria nazionale vorrebbe dire volare a Bruxelles per la gara europea il prossimo novembre. Ma quello che si aspettano di vivere è soprattutto una bel momento di confronto: «Bologna è una città magnifica e questa esperienza, con più atenei e tanti studenti della nostra età, renderà i tre giorni di gare fantastici, che si vinca o meno».

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