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Fisica, la visita ai laboratori del presidente di Confindustria

14 ottobre 2021

Fisica, la visita ai laboratori del presidente di Confindustria

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Il neopresidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, ha incontrato il rettore Franco Anelli nel nuovo campus della Cattolica di Brescia. L’occasione è stata la visita ai laboratori di fisica, accompagnato dai professori Luigi Sangaletti, Stefania Pagliara, Claudio Giannetti, Gabriele Ferrini e Luca Gavioli.

«Conoscere le esigenze dell’industria bresciane potrà essere l’occasione per far nascere nuovi progetti di ricerca e per potenziare la collaborazione fra le due realtà» ha sottolineato il rettore Anelli. «La fisica e la matematica, ad esempio, possono dialogare per quanto riguarda il trasferimento tecnologico e la gestione dei dati. Ma per farlo bisognerà conoscersi. Sapere cosa si fa in questa sede della Cattolica e capire da parte dell’università in quali settori agire e quali livelli di e di sviluppo ci sono fuori».

Una storia di collaborazione con l’associazione degli industriali già attiva da molti anni con la sede bresciana che il nuovo presidente intende potenziare nel corso del suo mandato, «soprattutto dopo aver visto la qualità e la tipologia della ricerca svolta nei laboratori visitati e che sono sicuro saprà riscontrare interesse fra le nostre aziende» ha precisato Gussalli Beretta.

Il Dipartimento di Matematica e Fisica "Niccolò Tartaglia" della sede bresciana ospita una rete di laboratori di ricerca d’eccellenza.

Nel campo della fisica della materia condensata, opera il centro di ricerca ILAMP - Interdisciplinary Laboratories for Advanced Materials Physics, dove si affrontano le sfide aperte nel campo dei materiali innovativi e quantistici la cui complessità intrinseca dà origine a comportamenti non convenzionali e di interesse applicativo.

Superconduttori, materiali a base carbonio (grafene, nanotubi), ossidi di metalli di transizione, nanomateriali sono alcuni esempi di sistemi le cui proprietà possono avere impatto nel campo del trasporto di energia, del fotovoltaico, del bio-medicale, della sensoristica. Spettroscopie innovative vengono continuamente sviluppate per catturare le proprietà esotiche di questi sistemi: microscopie con risoluzione atomica, fotoemissione di elettroni, spettroscopie ultraveloci basate sull’utilizzo di impulsi laser brevissimi, sono solo alcuni esempi di tecniche che, combinate tra loro, permettono di studiare le interazioni fondamentali e l’origine delle proprietà chimico-fisiche di questi sistemi. Anche l’analisi di dati sempre più complessi e numerosi ha richiesto l’applicazione di tecniche di machine learning.

Un primo passo è stato avviato, ora bisognerà delineare le modalità per meglio conoscersi.

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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