Il 30 luglio si celebra la Giornata Mondiale dell’Amicizia, istituita dalle Nazioni Unite per favorire la pace tra i popoli. La Giornata Mondiale dell’Amicizia è stata proclamata nel 2011 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’idea che l’amicizia tra popoli, paesi, culture e persone diverse può costruire ponti tra le comunità. Per celebrare questo sentimento importante raccontiamo la storia di due studentesse di Scienze della formazione primaria che tra le aule della Cattolica si sono incontrate e sono diventate amiche. Un’amicizia vera che si basa sul confronto, il sostegno, la comprensione reciproca e va oltre la condivisione dello studio.
È come se la tensione per ogni esame, per ogni possibile, anche piccola, difficoltà che può sorgere nello studio rafforzi, ogni volta di più, la loro amicizia.
Un’amicizia nata tra i chiostri bramanteschi dell’Università Cattolica e coltivata tra lezioni, laboratori, ma soprattutto fra incontri, confronti, scambi di idee e tante belle chiacchierate sulle panchine, al bar, nel giardino di Santa Caterina, in mensa, nei cortili dell’Ateneo di Largo Gemelli. Perché per Francesca Capella e Michela Tarchetti, studentesse del quarto anno del corso di laurea in Scienze della formazione primaria, l’amicizia è un valore profondo che passa per la condivisione e lo scambio e non attraverso uno schermo o un post sui social. «L’amicizia nel reale risulta essere “più vera” perché non ci si può nascondere dietro uno schermo, dietro un banale like messo per convenienza, senza magari neanche aver letto attentamente il testo del post. Di persona ti presenti, ti mostri, ti sveli come sei, e questo permette - a chi vive il rapporto di amicizia - di crescere con essa, lasciandosi un poco sorprendere dai sentimenti che nascono e si sviluppano nel tempo».
Francesca e Michela si sono incontrate la prima volta all’esame di Didattica generale, al secondo anno del loro corso di laurea, anche se di fatto la loro amicizia è iniziata durante le attività di laboratorio dove hanno avuto modo di conoscersi meglio.
«Durante un laboratorio abbiamo vissuto dei momenti di gran fatica, dovuti alla gestione del tempo e alla mole del lavoro richiesto, ma unendo le nostre energie e il nostro impegno siamo riuscite a raggiungere gli obiettivi prefissati, con risultati soddisfacenti e all'altezza delle nostre aspettative» raccontano le due studentesse, sottolineando come «conoscere i nostri punti di forza ed essere in confidenza, ha permesso di venirci incontro a vicenda - anche in orari assurdi della giornata - e questo ha contribuito a ottenere quello che desideravamo».
Condividere la preparazione degli esami «confrontandoci sulle diverse modalità metodologiche per affrontarli al meglio, dato che abbiamo approcci differenti allo studio» è sicuramente molto utile e un valore aggiunto per Michela e Francesca che possono contare sempre, l’una sull’altra, nel portare avanti il proprio percorso universitario, un percorso che per entrambe è parallelo a un impegno lavorativo nel mondo della scuola. Forse è proprio questo fattore in comune – oltre alla medesima determinazione, testardaggine, scrupolosità che confessano entrambe di avere – ad alimentare la loro amicizia, che definiscono speciale in virtù soprattutto del fatto che non hanno la medesima età: «Abbiamo età diverse e questo ci permette di mettere in relazione e a confronto i nostri vissuti, le nostre esperienze e ciò rafforza, indubbiamente, il nostro legame di amicizia e ci arricchisce a livello personale».
Una differenza di età che unita al fatto di vivere in città e regioni differenti – Francesca è di Milano mentre Michela risiede a Vercelli in Piemonte – fa dire alle due ragazze che difficilmente, fuori dalla Cattolica, le loro strade si sarebbero potute incrociare. Ma l’Università non è solo un luogo di sapere e divulgazione, è anche una comunità dove si creano conoscenze, incontri e legami. Come l’amicizia tra Francesca e Michela, che va oltre le dinamiche di studio e sconfina nelle loro vite di giovani donne. Per Michela infatti - che oggi vive una fase importante e di cambiamento della sua vita - Francesca non è solo una compagna di studio, ma rappresenta un supporto, un riferimento, un’amica vera e sincera a cui confidare emozioni, gioie e preoccupazioni.