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I nano-oggetti e gli occhiali intelligenti di Marco

18 gennaio 2021

I nano-oggetti e gli occhiali intelligenti di Marco

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Il mondo che ruota intorno alla Matematica e alla Fisica lo hanno sempre affascinato e incuriosito. Una sete di conoscenza che lo hanno portato a ottenere in Cattolica, alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, tre lauree e un Dottorato Internazionale, tutte con il massimo dei voti. Lui è Marco Gandolfi, un nome che abbiamo incontrato da poco tra le firme della ricerca sui nano-dispositivi termici pubblicata a fine anno su Physical Review Letters.

Topo da laboratorio? Genietto? No, semplicemente tanto desiderio di spingersi sempre più in là, molto impegno e infinita curiosità di scoprire mondi nuovi.

Dopo il diploma di scuola superiore, Marco, nato nel 1988 e cresciuto a Cignano di Offlaga, una piccola frazione della Bassa Bresciana, decide di rimanere a Brescia e di iscriversi alla laurea triennale in Matematica. Qui subisce anche il fascino delle scienze fisiche, per la maggior concretezza e vicinanza al mondo reale, che lo porta a ottenere, solo un anno dopo, anche una laurea in Fisica, guidato in entrambe le tesi dal professor Alfredo Marzocchi, docente di Fisica Matematica. Ormai la strada è segnata e dopo due anni arriva la laurea magistrale in Fisica con il professor Claudio Giannetti.

Tre lauree non gli bastano. Sente la necessità di allargare lo sguardo oltre confine e ottiene il Dottorato Internazionale in Science che lo porterà a trascorrere un po’ di tempo all’Università KU Leuven (Belgio), dove studia le proprietà termiche e meccaniche di sistemi e oggetti nanometrici, e a Lione, come visiting PhD student nel laboratorio del professor Francesco Banfi, che già aveva incontrato durante gli anni di insegnamento in Cattolica.

Ora Marco Gandolfi ricopre una posizione di Postdoc all’Istituto Nazionale di Ottica (INO) del CNR, sede di Brescia, nel gruppo del professor Costantino De Angelis. Il progetto si occupa della modellizzazione opto-termo-meccanica di nano-oggetti e metasuperfici. L’obiettivo è determinare la risposta di strutture molto piccole (meno di 1 micron) di rilevante interesse tecnologico in seguito a uno stimolo esterno, come un laser o un incremento di temperatura.

Gli stimoli esterni possono riscaldare l’oggetto e/o indurre un cambiamento di forma o di proprietà. Ad esempio, uno dei progetti a cui sta lavorando riguarda lo sviluppo di un “occhiale intelligente”, in grado di attivarsi automaticamente e limitare il passaggio della luce quando l’intensità diventa troppo alta (potenzialmente pericolosa per la salute). Collabora attivamente con il professor Giuseppe Leo all’Université de Paris (Francia) e visita con regolarità i laboratori dell’istituto parigino.

Insomma, un mondo dove la Matematica e la Fisica pervadono ogni ambito della sua ricerca. Per questo, Marco si sente un po’ come il Dr. Jekyll e Mr. Hyde dove, a volte, il matematico che c’è in lui prende il sopravvento. 

Un articolo di

Antonella Olivari

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