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I Neet rurali sono i meno occupati

19 febbraio 2024

I Neet rurali sono i meno occupati

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Sono stati presentati a Bruxelles a fine febbraio gli esiti del Progetto Internazionale Track-in, Public employment services tracking effectiveness to support rural NEETs, finanziato dalla EEA (European Economic Area), avviato nell’ottobre 2021 che aveva come obiettivo la realizzazione di un modello di valutazione dell’efficacia degli uffici di Pubblico impiego (PES, Public Employment Service), tracciandone i diversi tipi di supporto (digitale, personale o misto) finalizzati a migliorare l’occupabilità dei giovani Neet che vivono nelle aree rurali.

La fotografia che è stata scattata descrive come peggiori le prospettive di occupabilità dei Neet nelle aree rurali, a causa dell'inadeguatezza del sostegno formale o per lo status socio-economico inferiore delle famiglie. Questi rischi esacerbano le barriere individuali all'occupabilità, quali per esempio l'abbandono scolastico o il lavoro precario e poco qualificato fin dalla più tenera età.

Tutto questo è emerso dal confronto con 1000 ricercatori raggiunti dal progetto, dai Neet rurali di età compresa tra i 25 e i 29 anni iscritti ai Servizi pubblici per l’impiego (PES) nei paesi coinvolti nel progetto e che costituiscono i beneficiari finali. La categoria dei Neet comprende sottogruppi molto diversi, dai giovani disoccupati a breve/lungo termine a quelli registrati, ma effettivamente inattivi a causa dei doveri di cura della famiglia (ad esempio le giovani madri), di disabilità fisiche o di esigenze speciali.

I partner del progetto sono: per il Portogallo, ISCTE – Lisbona, Leading partner; per l’Italia Cerisvico-Università Cattolica del Sacro Cuore, - coLeading partner è l’Università Parthenope di Napoli; per la Spagna Università di Girona e Università di  Malaga; per la Lituania l’Università di Vilnius; per l’Estonia la Tartu University e per la Bulgaria l’Università Southwest "Neofit Rilski" di Blagoevgrad. Inoltre il progetto ha visto la collaborazione dell’International Labour Organization (ILO) e dell’Università di  Heidelberg quali esperti esterni. Inoltre, per la  raccolta dei dati in Italia è stato firmato un accordo con ANPAL Servizi.

E l’Italia come ne esce da questa indagine? «Le politiche pubbliche italiane – spiega Elena Marta, direttrice Cerisvico (Centro di Ricerca sullo Sviluppo di Comunità e la Convivenza Organizzativa) - coinvolgono una varietà di attori, con alcune politiche europee gestite a livello nazionale e attuate regionalmente, mentre altre sono avviate e implementate esclusivamente a livello regionale. Il ruolo delle Ong e del Terzo Settore è fondamentale nell'attuazione di iniziative di impiego. Garanzia Giovani, come principale politica attiva in Italia, ha subito modifiche nel tempo per adattarsi alle esigenze, con più di un milione di giovani coinvolti fino al 2018. Nonostante la riduzione, dovuta in parte all'uscita dalla crisi economica, la percentuale di Neet rimane alta rispetto ad altri Paesi europei».

«A livello di servizi - prosegue Marta - possiamo concludere che nonostante i numerosi vantaggi pratici come ad esempio, liberare il personale da compiti amministrativi dispendiosi in termini di tempo, la digitalizzazione dei Pes sarà vantaggiosa per i giovani vulnerabili, come i Neet rurali, solo se si considerano tre sfide interconnesse: alimentare la fiducia nelle istituzioni e negli strumenti digitali, sostenere la trasformazione digitale dell'organizzazione istituzionale dei Pes adottare una lente di co-progettazione per la digitalizzazione dei Pes».

Tra i Neet non urbani, la soddisfazione di vita è associata positivamente alla disponibilità di Pes sul territorio mentre un'autoefficacia positiva è collegata a livelli più elevati di supporto sociale fornito da amici e familiari. Una combinazione di servizi accessibili e di sostegno informale è fondamentale per promuovere il benessere che, a sua volta, è solitamente associato a migliori risultati di integrazione nel mercato del lavoro. 

Maggiore è il sostegno emotivo, interpersonale e pratico ricevuto dai Pes, maggiori sono le probabilità di transizione dei giovani rurali dalla condizione di Neet a quella di lavoratore attivo. L’esito di questo lavoro verrà presentato nei prossimi mesi ai diversi decisori politici come previsto dal progetto. 

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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