È certamente una delle sorprese più affascinanti della Serie A 2025/2026. La Cremonese, del resto, ha dimostrato fin da subito di fare sul serio. Se ne sono accorti tutti, già da agosto. Prima con il colpo di mercato più romantico dell’estate, quello che ha portato sulla riva sinistra del Po Jamie Vardy, l’ex operaio metalmeccanico di Sheffield divenuto capocannoniere della Premier League e simbolo del Leicester campione d’Inghilterra. E poi con l’esordio in campionato a San Siro, contro il Milan, e la rovesciata di Federico Bonazzoli che ha disegnato un arcobaleno luminoso nel cielo di Milano.
La Cremo del Cavalier Giovanni Arvedi sta infondendo un entusiasmo diffuso nella città del violino, ma chi conosce bene il progetto grigiorosso è tutt’altro che sorpreso. I risultati sportivi stanno premiando un lavoro meticoloso, nobilitato nel 2022 dal ritorno in Serie A dopo 26 anni. Un processo che va ben oltre il rettangolo di gioco ed è fatto di visione, programmazione, analisi, ricerca, pervicacia. Proprio per accendere i riflettori su questa “seconda squadra”, senza la quale la prima squadra non potrebbe nemmeno scendere in campo, il professor Fabio Antoldi ha organizzato nel campus di Santa Monica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore il seminario “Il management strategico di una società sportiva professionistica: il caso U.S. Cremonese Spa”.
«La Cremonese partecipa alla storia di questa città dal 1903, e questo è un grande valore che è nostro compito trasmettere» racconta Maurizio Calcinoni, Vicepresidente di U.S. Cremonese, a un’attentissima platea di studentesse e studenti della laurea triennale in Economia aziendale e della laurea magistrale in Management e innovazione digitale. «Vogliamo allargare la nostra fan base e rendere la società sostenibile, abbinando i risultati sportivi ad una crescita in termini di visibilità, notorietà e marketing e in tutte le altre attività strategiche del Club». Poi, rivolgendosi direttamente alle studentesse e agli studenti, aggiunge: «La nostra soddisfazione più grande è osservare voi giovani, che non avevate mai visto la Cremo in Serie A fino a tre anni fa, seguirei con entusiasmo i grigiorossi allo Zini. E se questo è possibile dobbiamo ringraziare il nostro presidente, il Cavalier Giovanni Arvedi».