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Bitcoin: un'alternativa digitale all’oro?

09 dicembre 2024

Bitcoin: un'alternativa digitale all’oro?

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Negli ultimi giorni, mentre Bitcoin ha superato il valore di 100.000 dollari, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che Bitcoin può essere considerato un concorrente dell'oro fisico, pur non rappresentando una minaccia per il dollaro.

Di Bitcoin e della sua evoluzione si è discusso, mercoledì 4 dicembre, durante l’incontro promosso dal corso di laurea magistrale in Applied data science for banking and finance, coordinato da Alessandro Sbuelz e Daniele Tessera.

A parlare di asset digitali e finanza sono intervenuti nel campus di Mompiano Thomas Zara, Co-Founder e Managing Partner di Arkadia Digital Advisor, e Marco Caldana, Operation Manager e Bitcoin Education Lead presso la stessa azienda.

La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica stanno ridefinendo i confini della finanza, portando Bitcoin e gli asset digitali al centro del dibattito economico globale.

Dal 1971, con la decisione di Richard Nixon di abbandonare la convertibilità del dollaro in oro, si è aperta l’era delle valute fiat, il cui valore dipende dalla fiducia nelle autorità emittenti. Questo sistema offre flessibilità e strumenti per affrontare le crisi economiche, ma può esporre le economie al rischio di inflazione e svalutazione quando l’emissione monetaria supera la crescita reale.

In questo contesto, Bitcoin rappresenta una svolta: nato nel 2009, si propone come una moneta digitale decentralizzata, con un’offerta limitata a 21 milioni di unità per garantirne la scarsità.

Inserendo nel primo blocco della sua blockchain il messaggio “Il Cancelliere sull'orlo di un secondo salvataggio per le banche”, il suo creatore, Satoshi Nakamoto, ha evidenziato l’intento di offrire un’alternativa resiliente e indipendente dalle autorità centrali. Da allora, Bitcoin si è affermato come un sistema di pagamento decentralizzato, descritto spesso come una sorta di "internet del valore".

Il confronto tra Bitcoin e la moneta fiat mette in evidenza due visioni diverse del denaro e del controllo economico. Le valute fiat, gestite centralmente, offrono stabilità e possibilità di intervento in caso di crisi, ma sono esposte al rischio di inflazione e perdita di valore nel lungo termine. Bitcoin, invece, propone un modello decentralizzato e resistente all’inflazione, ma affronta limiti importanti come la volatilità e l’assenza di meccanismi di stabilizzazione durante le turbolenze economiche.

Anche nelle sue funzioni di moneta, Bitcoin presenta sfide: come mezzo di scambio le transazioni possono essere lente e costose, la volatilità ne ostacola l’uso come unità di conto, mentre come riserva di valore rappresenta un’alternativa anti-inflazionistica, sebbene soggetta a oscillazioni di prezzo significative.


La tecnologia blockchain, cuore del funzionamento di Bitcoin, ha dato vita a innovazioni che stanno ridefinendo il panorama finanziario.

Gli smart contracts, introdotti da Ethereum nel 2015, permettono di automatizzare accordi complessi senza bisogno di intermediari. La tokenizzazione ha consentito di rappresentare digitalmente una vasta gamma di asset, dai beni immobili alle opere d’arte, rendendo le transazioni più trasparenti ed efficienti.

Parallelamente, la finanza decentralizzata (DeFi) sta rivoluzionando i servizi finanziari tradizionali, offrendo prestiti, investimenti e assicurazioni tramite protocolli aperti e senza intermediari.

Anche i Non-Fungible Tokens (NFT), che certificano proprietà e autenticità di oggetti digitali in modo unico, hanno ampliato il ruolo della blockchain in settori come l’arte e il collezionismo. Le applicazioni blockchain si stanno inoltre estendendo alla tokenizzazione di asset fisici, come immobili e opere d’arte, creando un ponte tra mondo reale e digitale.

Uno dei principali ostacoli allo sviluppo di Bitcoin è il cosiddetto "Blockchain Trilemma": è complesso bilanciare sicurezza, decentralizzazione e scalabilità. Con "scalabilità" si intende la capacità di una rete di gestire un numero crescente di transazioni senza compromettere la velocità o aumentare eccessivamente i costi. Ethereum, ad esempio, affronta sfide di scalabilità, e questo ha spinto lo sviluppo di alternative come Binance Smart Chain, Solana e Cardano, che cercano di migliorare la velocità e la capacità di transazione, a volte sacrificando la decentralizzazione.

Guardando al futuro, l’ecosistema blockchain solleva interrogativi fondamentali: emergerà una blockchain dominante capace di rispondere a esigenze trasversali o assisteremo allo sviluppo di una rete interoperabile di blockchain, ciascuna specializzata in determinati settori? Strumenti come i blockchain bridge indicano che l’interconnessione tra diverse reti potrebbe rappresentare un equilibrio vantaggioso.

In conclusione, Bitcoin, Ethereum e gli asset digitali stanno trasformando profondamente il sistema finanziario globale.

Superando i limiti delle strutture tradizionali, queste innovazioni stanno introducendo modelli economici decentralizzati che promuovono autonomia, accessibilità e protezione della privacy.

La sfida principale resta bilanciare sicurezza, scalabilità e decentralizzazione, per costruire un ecosistema finanziario resiliente, inclusivo e adattabile alle necessità di una società sempre più digitalizzata e interconnessa.

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Redazione

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