Per i Giuntoli, la laurea è di famiglia al campus di Piacenza. Sante con sua moglie Anna e il loro figlio Giovanni sono infatti tutti alumni della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. Se ripensano ai loro anni di studio in Cattolica riaffiorano ricordi di giornate piene di studio e di svago. In particolare, Anna e Sante, ricordano il collegio Sant’Isidoro, dove lo studio era concepito come crescita personale e dove loro si sono conosciuti. E il legame con l’Ateneo continua: oggi Giovanni è un agronomo e sta lavorando per uno spin-off dell’Università Cattolica. Una famiglia che ha scelto di studiare in Cattolica e di far parte della grande Community Alumni.
La famiglia Giuntoli vive in Puglia, ma sicuramente un pezzo del suo cuore è rimasto a Piacenza, in via Emilia Parmense 84, dove sorge il campus piacentino dell’Università Cattolica. Sante con sua moglie Anna e il loro figlio Giovanni sono infatti tutti alumni della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.
Sante e Anna si sono laureati lo stesso giorno: il 15 novembre 1978. Sante con il professor Gianfranco Piva, discutendo una tesi intitolata Sulla presenza di micotossine in alimenti di impiego zootecnico, Anna con il professor Vittorio Cappa come relatore della sua tesi dedicata all’Influenza dell’alimentazione sulla produzione del latte in relazione al problema dell’affioramento.
Se ripensano agli anni di studio in Cattolica le loro testimonianze sono quasi speculari. «Giornate piene di studio e di svago, ricche di relazioni e di incontri» sono i ricordi di Sante a cui sua moglie ci tiene ad aggiungere il ricordo «dell’interesse e delle belle sensazioni derivanti dallo studio di materie differenti, che spaziavano in diversi ambiti del sapere scientifico». In particolare Anna rammenta «i rapporti di amicizia con gli altri studenti, la disponibilità dei docenti e il bel clima di collaborazione che si condivideva, malgrado le ragazze fossero in percentuale minore rispetto il totale degli studenti». Tra i tanti docenti conosciuti e apprezzati l’alumnus Sante non può dimenticare «Paolo Paris, docente di Agronomia generale, che mi ha insegnato, oltre alle nozioni della sua materia, ad usare e applicare il mio senso critico». Mentre Anna ha ancora nel cuore le lezioni e i consigli che le hanno dato, in merito a delle scelte personali di vita, indimenticabili professori quali Giuseppe Bertoni, Giuliana Vecchiotti, Giovanni Galizzi, Arnaldo Cervato. Ma è al nome di don Carlo Tarli – assistente spirituale del collegio Sant’Isidoro della sede piacentina della Cattolica dal 1965 al 1988 – che si associano i ricordi più cari di Anna e Sante. Quest’ultimo infatti deve a lui «una solida formazione spirituale che più volte ha fatto la differenza e mi è stata utile nel corso degli anni successivi». Il collegio di Sant’Isidoro – sorto per volontà di padre Agostino Gemelli nel 1954 – ha rappresentato un punto di riferimento importante per la vita da studenti, e non solo, di Sante che ha vissuto nella residenza per due anni e per Anna, che essendo piacentina, frequentava il collegio come luogo di studio con i compagni di corso e per la mensa.
Sia il collegio Sant’Isidoro, sia il campus piacentino della Cattolica sono stati, per Anna e Sante - anzi Santino, come tutti lo conoscevano e lo chiamavano -, luoghi privilegiati dove lo studio era concepito come crescita personale, come esperienza comune vissuta in ambienti che privilegiavano sempre la relazione, il confronto, l’accoglienza. E in questi luoghi, divenuti così importanti per entrambi - anche per il solo fatto che proprio in Cattolica si sono incontrati, conosciuti, e sposati nella Cappella della Facoltà di Agraria (dallo stesso don Carlo Tarli) – Anna e Santino sono giunti quasi per caso. Santino dalla lontana Puglia su suggerimento di una sua zia, anche lei alumna Cattolica, che gli aveva proposto di visitare il campus di Piacenza e il collegio prima di immatricolarsi all’Università di Bari. Mentre per Anna il primo contatto con l’Ateneo del Sacro Cuore avvenne, durante l’ultimo anno di liceo, grazie a una giornata di presentazione dell’offerta formativa delle varie Facoltà.
Una visita non preventivata, un primo causale contatto sono divenute le scelte migliori «che mai avremmo potuto fare», sia per Sante - oggi agricoltore nella sua azienda agricola - che riconosce di avere una «preparazione diversa, migliore rispetto ad altri conoscenti, miei coetanei, laureati anche loro in Scienze agrarie ma in altre università italiane»; sia per Anna che sottolinea l’importanza di «avere avuto in Cattolica la possibilità di approfondire anche tematiche religiose, che inseguito sono state fondamentali per alcune decisioni di vita familiare e professionale». L’alumna Anna, infatti, subito dopo essersi laureata, è stata borsista ricercatrice per tre anni presso l’Istituto di Zootecnica per poi, dopo la nascita del primogenito, decidere di lasciare la ricerca universitaria per trasferirsi in Puglia e collaborare con il marito nella conduzione dell’azienda agricola di famiglia e, contemporaneamente, dedicarsi ai piccoli di casa Giuntoli, che aumentavano fino ad arrivare a quota cinque bambini!