Una parola umana, capace di parlare il linguaggio della vita, fondata sull’ascolto e, per questo, veramente cristiana. Parte da questa esigenza la seconda edizione del corso di aggiornamento “Parole che danno vita. Parola cristiana e mondo della vita”, organizzato lunedì 5 febbraio dal Vicariato per la Formazione Permanente del Clero della Diocesi di Milano insieme a “La Rivista del Clero Italiano”, il mensile di aggiornamento pastorale e cultura religiosa pubblicato dalla casa editrice Vita e Pensiero.
«Il tema scelto per questa giornata nasce da un confronto tra i membri della redazione della Rivista e da una équipe della Formazione permanente del clero di Milano», ha spiegato Ivano Valagussa, vicario episcopale per la Formazione permanente del Clero, aprendo i lavori dell’incontro. «In particolare, gli anni subito dopo la pandemia sono stati caratterizzati da un intenso ascolto del clero diocesano che l’arcivescovo Mario Delpini ha realizzato attraverso una serie incontri da cui è emersa la necessità di una parola che tocchi la vita. Lo stesso nostro ministero appartiene a quella parola che è “buona notizia”. Eppure, sperimentiamo come le nostre parole, anche nella preghiera, nella predicazione, nella liturgia, sembrano scontate. Sentiamo il bisogno di rivisitare la nostra comunicazione, il nostro linguaggio perché sia più vicino alla gente e offra parole capaci di unire».