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Il no del Bayern e l'ostacolo diritti tv: ecco le partite aperte della Super League

20 aprile 2021

Il no del Bayern e l'ostacolo diritti tv: ecco le partite aperte della Super League

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Un progetto che potrebbe rivoluzionare il calcio mondiale ma che ha ancora tante partite aperte da vincere per poter diventare realtà. La Super League ideata dal presidente del Real Madrid Florentino Perez con l’ausilio di Manchester United e Juventus prevederebbe una competizione a cui parteciperebbero solo le società più ricche: 20 squadre suddivise in due gironi da 10, fase finale per 8 a eliminazione diretta e finalissima.

Nel progetto Super League di fatto c’è l’intenzione di creare questa nuova competizione che andrebbe ad affiancarsi a quelle organizzate dalla Uefa (ovvero Champions League, Europa League e Europa Conference League nuova competizione che vedrà la luce a partire dalla stagione 2021/2022).

Sulla base delle primissime economiche analisi sicuramente le preoccupazioni di UEFA e FIFA sono molteplici, soprattutto in termini di immediata minor appetibilità delle competizioni UEFA con conseguenti riflessi in termini di valore economico complessivo delle competizioni attualmente gestite dall’UEFA: sottovalutazione delle componenti di guadagno derivanti dalle sponsorizzazioni e da diritti tv, incassi da botteghino e merchandising e ulteriore ricaduta negativa in termini di valore delle sponsorizzazioni delle società non aderenti alla Super League. La stessa minaccia della FIFA di vietare ai giocatori che parteciperanno alla Super League di prendere parte alle partite amichevoli ed ufficiali, Mondiali su tutti, sembra una grandissima provocazione che potrebbe spingere giocatori importanti a prendere eventualmente prese di posizioni forti in merito. Da un lato ci possono essere motivi nobili come la voglia di rappresentare il proprio Paese durante una grandissima manifestazione sportiva, dall’altro anche interessi economici. Non dimentichiamo infatti che i calciatori hanno accordi privati con brand sportivi come Nike, Adidas, Puma che potrebbero rivedere i loro accordi di sponsorizzazione in caso di calo di attenzione mediatica su quel preciso calciatore.

Dal punto di vista legale il contesto appare ugualmente complicato: da un lato è possibile immaginare che non ci saranno espulsioni da parte delle federazioni nazionali e dalle leghe a cui appartengono i club che intendono aderire alla Super League. Se leggiamo le prime analisi, provocatoriamente ci si domanda se, dopo aver venduti i diritti tv a Dazn per 840 milioni di Euro, la Lega di Serie A correrà il rischio di una causa per aver negato l’iscrizione a Juventus, Inter e Milan. E ancora, esiste al momento una norma interna alla Figc e/o alla Lega Serie A che consentirebbe di escludere a priori club che pure avrebbero i diritti sportivi ed economico/finanziari per partecipare al campionato? Club che non hanno commesso illeciti sportivi tali da essere radiati.

 

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Un articolo di

Claudio Sottoriva

Claudio Sottoriva

Docente di Economia Aziendale - Facoltà di Economia

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