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Il processo decisionale in azienda supportato da un nuovo strumento digitalizzato

07 giugno 2023

Il processo decisionale in azienda supportato da un nuovo strumento digitalizzato

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Prendere decisioni in contesti complessi come quelli aziendali è una sfida che richiede un investimento di risorse sempre maggiore, facendo fronte a uno scenario pieno di variabili e imprevisti.

Per supportare questo processo IrcCAN - International center for cognitive applied neuroscience e da OssNEBEDISIO - Osservatorio permanente sulle neuroscienze del benessere diffuso e sostenibile dell’Università Cattolica hanno studiato e realizzato un supporto efficace, il nuovo tool DAsDec (Digital Assessment for Decision-making).

Si tratta di uno strumento con una struttura modulare, una forma digitalizzata e integrata con metodiche neuroscientifiche, che viene indossato dai professionisti in azienda ed è in grado di produrre una reportistica individuale o di gruppo sul processo decisionale.

L’evento “Neuroscienze del decision-making nelle organizzazioni: evidenze empiriche e riflessioni applicative” in programma venerdì 9 giugno online e nell’aula Diamante 2/3 in via Olona 2 a Milano alle 9.15, è stata una occasione di confronto tra le aziende e i ricercatori che hanno lavorato sul processo decisionale ed elaborato il tool.

Per la sua validazione nell’arco di due anni i ricercatori hanno raccolto più di 4500 dati su un campione di 145 professionisti con un range d’età tra i 25 e i 60 anni, che lavorano con ruoli professionali sia di junior che senior management nei dipartimenti direzionali (quali dipartimenti di risorse umane, comunicazione, marketing, logistica, ingegneria, ecc) delle aziende coinvolte: ATM S.p.A, Gruppo Concorde S.p.A, Nestlé S.p.A., Gruppo Prospecta Srl, Eu-tròpia Srl, che hanno partecipato alla raccolta dei dati nel corso di due anni di attività. 

DAsDec opera attraverso metriche neuroscientifiche come l’elettroencefalografia e rilevatori di indici autonomici e permette di raccogliere informazioni sui processi cognitivi ed emotivi che avvengono nel nostro cervello e supportano la decisione. Inoltre, queste metodiche combinate a misure self-report, script e compiti cognitivi consentono di ottenere una panoramica a 360° del processo decisionale e del profilo del decisore. 

Sono cinque i moduli che il tool utilizza: lo stile decisionale (modulo 1), le strategie decisionali (modulo 2), l’efficacia decisionale (modulo 3), la consapevolezza decisionale (modulo 4) e, infine, la metacognizione decisionale (modulo 5). 

Lo stile decisionale di ogni decisore si basa sulla sua capacità cognitiva di rappresentarsi i propri obiettivi decisionali e sulla sua adattabilità al cambiamento, ma anche su fattori emotivi, quali la tendenza della persona ad assumersi e gestire il rischio, la regolazione e tollerabilità dello stress, la tempestività, la capacità di procrastinare, demandare o coinvolgere il gruppo in una decisione quando necessario.

In secondo luogo, la decisione è guidata da possibili input attentivi e percettivi che possono condizionare la decisione in maniera implicita ed automatica. DAsDec, con l’applicazione del secondo modulo, può valutare la sensibilità al contesto, la capacità di controllo dei bias, la valutazione delle alternative.

Il decision-making ha bisogno in terzo luogo di una spinta motivazionale e di feedback costanti che consentano al decisore di migliorare la propria performance facendo tesoro anche degli errori e delle decisioni meno funzionali. 

Questi meccanismi vengono esplorati attraverso il quarto modulo, focalizzato sulla consapevolezza decisionale, la propensione al rinforzo, la consapevolezza di sé e del profilo decisionale altrui.

Infine, il tool ha consentito di esplorare le strategie decisionali del decisore nel quinto modulo che prevede la valutazione delle funzioni esecutive, della memoria di lavoro, della capacità di pianificazione e di regolazione del grado attentivo.

In tutte le realtà organizzative esplorate è emerso il valore della valutazione del rapporto tra le energie mentali e cerebrali impiegate (evidenziato dall’elettroencefalografia) e le risorse disponibili in un preciso momento da parte del decisore.

Sono rilevanti, inoltre, le componenti di stress indotto del processo decisionale, ragione per cui è fondamentale la capacità di tollerare e di regolare lo stress prima, durante e dopo la decisione.

Inoltre, una buona capacità decisionale si basa sulla capacità di utilizzare al meglio sia il feedback positivo che motiva a proseguire sulla strada intrapresa, sia quello negativo che segnala la possibile inadeguatezza della scelta fatta.

Infine, le funzioni esecutive, intese come capacità strategiche di pianificare, regolare e controllare i propri processi mentali e d’azione, costituiscono la vera risorsa strategica del decision-making. In particolare, le risorse funzionali del decisore si basano sulle funzioni di memoria di lavoro, capacità di panificazione, capacità di regolazione del grado attentivo e regolazione emotiva nella complessità decisionale. 

Grazie a queste valutazioni il tool DAsDec si propone di fornire alle aziende una “diagnosi” del profilo decisionale di gruppo e individuale. Il secondo step è quello di tracciare percorsi di training adatti e personalizzati per potenziare le competenze disponibili e, laddove si rende necessario, colmare eventuali gap del processo decisionale. 
 

Un articolo di

Emanuela Gazzotti

Emanuela Gazzotti

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