Il giurista Gabrio Forti, professore emerito dell’Università Cattolica, potrà fregiarsi del distintivo di Socio Corrispondente per la Categoria VI (Scienze Giuridiche) dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Si tratta di un grado all’interno della celebre istituzione scientifica italiana tra le più antiche d'Europa. Infatti, venne fondata a Roma nel 1603 da Federico Cesi, Francesco Stelluti, Anastasio De Filiis e Johannes van Heeck, con lo scopo di costituire una sede di incontri per lo sviluppo delle scienze. Il suo particolare nome si richiama all'acutezza della vista di coloro che si dedicano alle scienze, proprietà che notoriamente caratterizza la lince. I suoi componenti, suddivisi per categorie scientifiche, sono distinti in Soci Nazionali, Corrispondenti e Stranieri.
Il 2 agosto scorso si sono concluse le elezioni dei Soci che hanno portato ad annoverare il docente della Cattolica tra i Soci Corrispondenti. Il distintivo sarà consegnato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024/25 di novembre presso palazzo Corsini a Roma.
Gabrio Forti è professore emerito di Diritto penale, direttore dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale e docente di Criminologia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, presso la quale è stato, dal 2010 al 2018, preside della Facoltà di Giurisprudenza e, prima ancora, direttore dell’Istituto giuridico e coordinatore della Scuola di dottorato in Diritto e del Corso di dottorato in “Impresa, Lavoro, Istituzioni e Giustizia penale”.
È Socio corrispondente residente - Classe di scienze morali, Sezione di scienze giuridiche, politiche ed economiche - dell’Istituto Lombardo, Accademia di Scienze e Lettere.
È iscritto all’Albo dell’Ordine degli Avvocati di Milano, il quale, nel 2019, gli ha conferito il Sigillo di San Gerolamo quale riconoscimento per le attività svolte in collaborazione con l’Ordine nell’ambito della formazione e dell’approfondimento delle tematiche della giustizia.
Autore e curatore di numerose pubblicazioni è riconosciuto tra i maggiori esperti nel campo della responsabilità colposa. Di rilievo nella sua produzione scientifica l’apertura interdisciplinare degli studi penalistici - coltivata nei periodi di ricerca svolti presso il Max-Planck-Institut-für ausländisches und internationales Strafrecht di Freiburg i. Br. e presso la Cambridge University – che ha originato la progettazione dell’esperienza didattica ed editoriale nota come “Giustizia e letteratura”.
Nel 2019 gli è stato assegnato il Premio Capri – S. Michele e il Premio Internazionale per la Letteratura Spoleto 2019 per l'opera "La cura delle norme. Oltre la corruzione delle regole e dei saperi" (Vita e Pensiero, 2018).
Nel ringraziare i colleghi che si sono congratulati con lui, così ha scritto: «L'onore generosamente tributatomi da una istituzione così autorevole mi pare valga anche come riconoscimento dell’apporto alla comprensione dell'essenziale umano che può venire dallo studio del problema penale riguardato quale filo dolente di una complessa rete culturale. Questo "essenziale" ci è capitato spesso di toccarlo nel dialogo con filosofi, letterati, registi, artisti, musicisti ecc. nei quindici anni di incontri di "giustizia e letteratura". Grandi sono del resto la fame e la sete di "essenziale" nel nostro tempo e nel nostro Paese».