Dalla Puglia ritornano in visibilità a Milano gli scritti di Armida Barelli, quasi a restituire quella passione che l’aveva spinta un secolo fa, partendo proprio da Milano, a percorrere la penisola italiana attraverso tutte le diocesi per promuovere la Gioventù Femminile di Azione Cattolica e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Di recente, infatti, la presidente dell’Associazione "Marianum ex allieve" (MEA) finalizzata a favorire rapporti di amicizia e occasioni di confronto tra le ex collegiali e quelle attuali, ha scoperto che una attivista di quegli anni aveva destinato all’archivio storico della parrocchia di San Domenico in Casarano (LE) la raccolta della rivista “Squilli di Risurrezione”, testata della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, nata nell’autunno del 1920 come rivista mensile autonoma della Gioventù Femminile (che prima si appoggiava al “Bollettino dell’Unione Femminile Cattoliche Italiane”) per tenere i collegamenti associativi e promuovere l’apostolato in nome del Sacro Cuore e la formazione delle giovani generazioni dando slancio alla fede delle ragazze. Così ha pensato di recuperare questi periodici che, scansionati in alta definizione, danno atto dell’impegno di Armida fino al 1952, anno della sua scomparsa.
È nata così la mostra permanente La voce di Ida. L’impegno di Armida Barelli nelle pagine di ”Squilli di Risurrezione” allestita presso il Collegio Marianum e inaugurata il 24 settembre, nell’anno del Centenario di fondazione dell’Università Cattolica e in vista della sua beatificazione. Tale mostra, che si compone di 22 pannelli (con foto e testi) allestiti nelle varie sale del Collegio, è stata curata dalla direzione del Collegio Marianum, in collaborazione con l’ufficio Comunicazione Educatt, Alumni e l’Associazione MEA delle ex allieve del Marianum,
A distanza di tanti decenni si materializza il frutto dell’impegno appassionato, attuato nella prima metà del secolo scorso con lo scritto e con la presenza personale che aveva visto proprio la Puglia tra le regioni italiane che avevano risposto con maggior entusiasmo alle sollecitazioni della “Sorella maggiore”.
Un legame “editoriale” che dimostra quanto sia stato importante l’impegno di Armida e quanti disagi ha affrontato in questa sua opera di “propaganda” attraverso l’Italia. Le cronache raccontano di un episodio “simpatico” accadutole proprio a Lecce. La stanchezza ogni tanto le faceva qualche scherzo, come quando vide un vescovo ai piedi dell’altare e si avvicinò per salutarlo e per parlargli della Gioventù Femminile. Tendendo la mano per baciare l’anello si accorse che si trattava della statua di Sant’Oronzo vescovo patrono di Lecce.
Armida impiegava sempre tutte le sue energie per l’apostolato. Talvolta solo la malattia riusciva a fermarla e allora si rifugiava nella villa di famiglia: i luoghi ameni, la bellezza della natura e il silenzio favorivano l’elaborazione di progetti e la redazione degli articoli per “Squilli di Risurrezione” in cui - tra le esortazioni - traspare la preoccupazione costante per il finanziamento dell’Università Cattolica e l’educazione della Gioventù Femminile.
La mostra rappresenta, dunque, un omaggio delle studentesse del Collegio Marianum all’impegno di Armida Barelli e alla sua dedizione che oggi consente loro di poter studiare in un luogo di eccellenza scientifica, di umanità e di relazione.