NEWS | Milano

Influencer e creator economy, un fenomeno tutt’altro che virtuale

31 maggio 2023

Influencer e creator economy, un fenomeno tutt’altro che virtuale

Condividi su:

Non è più solo il mondo dei selfie e dei balletti. Quello dei social network è ormai un ecosistema complesso popolato da influencer e creator economy non relegati ai soli settori del fashion e della cosmetica. Un fenomeno mediatico e globale capace di muovere miliardi di euro all’anno. Ogni giorno sono numerosi gli utenti che, sparsi per il mondo, navigano sulle diverse piattaforme digitali in cerca di nuove tendenze, brand, prodotti. L’Italia non fa eccezione. Nel nostro Paese si contano circa 20 milioni di italiani catturati da star del web e dai loro post (i dati sono dell’indagine realizzata da Buzzoole, InfoValue e Mondadori Media).


Tutto quello che ruota attorno a Instagram, YouTube e TikToK, dunque, necessita di strumenti validi capaci di comprenderne le dinamiche interne, a partire dalla quantità di player che lo compongono. È quanto fa il libro “Influencers and Creators: Business, Culture and Practice” (Sage Publications, 2023), scritto da Rossella Gambetti, docente di Branding e Cultura di consumo all’Università Cattolica, dove è anche direttore del Laboratorio di ricerche sulla comunicazione aziendale (LABCOM), Robert Kozinets e Ulrike Gretzel, entrambi professori alla University of Southern California di Los Angeles.


Il volume è stato presentato giovedì 25 maggio in uno stimolante dibattito dove hanno preso parte alcuni dei principali protagonisti di questa nuova realtà economica. Tra questi anche Matteo Brilli, direttore della prima TikTok house italiana, Stardust, una content factory che gestisce una cinquantina di TikToker in house con una fanbase di oltre 50 milioni di follower e che vanta un network complessivo di circa 560 influencers, contando su un fatturato che ha raggiunto i 20 milioni di euro in Italia nel 2022 con più di 120 brand in portafoglio.


Come è emerso dal dibattito, il libro rappresenta una novità assoluta nel settore perché esamina a 360 gradi uno dei più importanti fenomeni mediatici globali, quello dell’influencer e creator economy, fornendo competenze pratiche che vanno al di là di quanto offerto dai libri di testo esistenti sul social media marketing. Con esempi e casi da tutto il mondo, il volume studia l’ecosistema degli influencer da una varietà di prospettive: forma di persuasione, cambiamento strutturale nel panorama dei media, paradigma culturale, giro d’affari, sfida etica, trend di consumo e di branding. Nello stesso tempo, dà uno sguardo in profondità e una trattazione ampia e articolata anche agli influencer non umani, come i pet influencer e i virtual influencer, frutto questi ultimi dell’applicazione dell’Artificial Intelligence.


All’incontro, introdotto dai saluti del preside della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere Giovanni Gobber, oltre agli autori del volume sono intervenuti, tra gli altri, Dalia Andreotti, docente di Public Relations Management all’Università Cattolica, l’alumna Valentina Molinari, marketing director Southern Europe in Pandora, Gabriele Cucinella, regional lead EU area presso We Are Social, Daniela Canegallo, ceo di MSL Italy, Irene Pickel, head of communication presso Digital Dust Agency, Antonio Pepe, chief operating officer di Sensemakers, e Valeria Fioretta, content creator, blogger e free-lance marketer, autrice del blog Gynepraio.

Un articolo di

Katia Biondi

Katia Biondi

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti