L’educazione finanziaria inizia da bambini

Progettare esperienze di apprendimento per una cittadinanza economica consapevole è l’iniziativa promossa da Banca d’Italia, filiale di Brescia, e Università Cattolica, Facoltà di Scienze della formazione che si è svolta venerdì 12 gennaio, nell’Aula Magna.

L’educazione finanziaria farà parte dell’insegnamento dell’Educazione civica. In questo modo, in un’ottica interdisciplinare e trasversale, acquisiscono centralità nel percorso formativo la finanza, il risparmio e l’investimento, con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese. 

Per progettare esperienze di apprendimento su questo tema, si sono confrontatati, i referenti della Banca d’Italia, sede di Brescia (Marta Modonesi e Romolo Liguori) e i tutor di tirocinio alla presenza degli studenti del quinto anno di Scienze della Formazione. 

Il progetto, al secondo anno di attuazione, nasce dall’idea di formare i futuri insegnanti anche sui principali rudimenti di  alfabetizzazione economica finanziaria aiutandoli a cogliere la necessità di aiutare gli alunni a vivere tale dimensione in una logica di valore sociale attraverso esperienze legate agli eventi quotidiani che accompagnano la  loro crescita.

Il referente del tirocinio Alessandro Sacchella, precisa che l’intenzionalità educativa che ha accompagnato il percorso formativo è quella di «un’ economia finanziaria del prendersi cura al meglio delle risorse personali e collettive perché tutti possano vivere bene. Infatti come sottolinea Papa Francesco, la qualità dello sviluppo dei popoli dipende soprattutto dalla qualità dei beni comuni». 

La scuola è l’ambiente privilegiato per introdurre, attraverso esperienze di apprendimento adeguate alle diverse età, i principali aspetti che possano  agevolare  la precoce familiarizzazione con i temi della finanza e dell’economia. A breve tale dimensione entrerà a far parte a pieno titolo del curricolo di educazione civica.

L’incontro, dopo una presentazione accurata da parte dei due funzionari della Banca d’Italia sia rispetto all’importanza dell’educazione finanziaria nelle scuole che della tematica specifica di questo anno accademico, le funzioni della moneta e la determinazione dei prezzi, ha permesso agli studenti, accompagnati dai tutor universitari, di elaborare progettazioni educative e didattici di Educazione civica in una logica interdisciplinare, per ciascuna classe della scuola primaria da poter presentare agli insegnanti e sperimentare con gli alunni nelle classi dove stanno svolgendo il tirocinio diretto.  La loro attenzione e riflessione si è incentrata sugli aspetti ritenuti essenziali per poter diventare cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese quali la relazione, la felicità e la fiducia . 

Nei primi due anni della scuola primaria si è posta l’attenzione alla “Casa comune”. Il progetto della classe prima "La casa comune: una scuola amica" vuole aiutare gli alunni a cogliere che la scuola è la casa comune in cui i bambini trascorrono del tempo insieme. Prendersene cura della scuola amica significa gestire al meglio gli spazi di cui disponiamo attraverso corretti stili di vita personali e relazionali  per promuovere il benessere di tutti.  

In classe seconda "La casa comune: anch’io faccio la mia parte" permette agli alunni di cogliere come un’economia per tutti, sostenibile e rispettosa, permette a ciascuno, secondo le proprie potenzialità e capacità, di sentirsi appartenenti ad un gruppo per poter fare la propria parte. 

Dalla classe terza alla classe quinta le progettazioni hanno analizzato  in modo graduale la tematica "Monete e prezzi" al fine di permettere agli alunni di conoscere le funzioni essenziali della moneta, scoprirne il valore legale l’euro, per cogliere la definizione di prezzo come quantità di moneta necessaria  per acquistare un bene o un servizio.