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L’Università Cattolica omaggia il professor Aldo Dolmetta

20 aprile 2023

L’Università Cattolica omaggia il professor Aldo Dolmetta

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Il Liber Amicorum è un libro che raccoglie scritti per omaggiare o celebrare uno studioso in occasione di una tappa importante della sua carriera. È quello che in genere porta il nome di “Scritti in onore”, il volume che allievi, colleghi e amici predispongono per il pensionamento di un docente universitario, elaborando saggi monografici su argomenti di cui si è interessato negli anni della sua attività accademica.

Così è stato anche per il professor Aldo Dolmetta che per tanti anni all’Università Cattolica, lo stesso Ateneo in cui si è laureato in Giurisprudenza nel 1975, ha insegnato Diritto civile, Diritto bancario e Diritto fallimentare. Il “Liber Amicorum per Aldo A. Dolmetta. L’orizzonte è una linea che non c’è”, un volume poderoso di oltre 900 pagine e più di 50 contributi curato da Enrico Ginevra, Roberto Lattanzi, Ugo Malvagna, Ugo Minneci, Gianluca Mucciarone, Antonella Sciarrone Alibrandi (Pacini Editore, 2023), è stato presentato in una gremita aula Pio XI venerdì 24 marzo, lo stesso giorno in cui l’accademico omaggiato compiva gli anni. A fare da sfondo un clima di cordialità, simpatia, riconoscenza dove al racconto di aneddoti e ricordi si sono alternati numerosi approfondimenti scientifici, testimonianza della poliedricità di interessi che hanno sempre contraddistinto l’attività del professor Dolmetta. I suoi molteplici incarichi professionali ne sono una conferma: docente di numerose materie dell’arco privatistico (istituzioni di diritto privato, diritto civile, diritto commerciale, diritto bancario, diritto fallimentare), avvocato parerista e contenziosista, giudice della prima Sezione civile della Corte di Cassazione, vicepresidente del Collegio ABF di Napoli.

Un’ampiezza di studi e di interessi messa in evidenza dal direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Giovanni D’Angelo che, introducendo l’incontro, ne ha indicato la sua caratteristica di «giurista totale», mai banale, e in grado di saper sempre fare «spazio alle idee nuove».   

Da parte sua il preside della Facoltà di Giurisprudenza Stefano Solimano ha fatto riferimento all’approccio con cui Dolmetta ha osservato il fenomeno giuridico, analizzato nella sua «complessità», e talvolta anche con «autoironia» e «umorismo», proprio con l’obiettivo di comprenderne la struttura profonda e gli interessi sottostanti. E con ironia il preside ha ricordato il suo essere stato «esaminatore severo» negli insegnamenti di Diritto bancario e Diritto fallimentare. Un aspetto richiamato dal rettore Franco Anelli: «Uno dei nostri grandi impegni era non farci bocciare dal professor Dolmetta» che in questo modo ha indotto tutti i suoi allievi a «una intensa attività di studio».

A entrare nel vivo del dibattito giuridico è stata la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi dell’Università Cattolica che ha esordito spiegando il singolare titolo del volume, piuttosto originale per un testo di diritto. Mutuato da una espressione del professor Dolmetta, intende indicare che nel diritto c’è dinamismo continuo, non esistono linee e partizioni tra concetti. «La cifra del professor Dolmetta è la sua generosità in termini di idee e di sostegno sia agli studenti sia ai laureati che compiono i primi passi della attività di ricerca. Non è stato un maestro facile, ci ha insegnato a non accontentarci della prima idea quando dietro l’angolo ce n’è una più intelligente, a non fermarci sul bordo del problema per cambiare l’angolo della visuale», ha aggiunto la professoressa Sciarrone.

È poi seguita la tavola rotonda dal titolo “Il giurista del diritto privato dell’impresa, oggi” cui hanno preso parte amici e colleghi del professore della Cattolica. Sono, infatti, intervenuti Franco Anelli, in veste di docente di Istituzioni di diritto privato, Antonella Antonucci, docente di Diritto dell’economia all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Giuseppe Leonardo Carriero, presidente del Collegio di Napoli dell’Arbitro Bancario Finanziario, Mario Libertini, emerito di Diritto commerciale all’Università di Roma “La Sapienza”. Il tema fondamentale affrontato è stato quello di dare una sistematica al diritto d’impresa, la possibilità di unificare la materia del diritto privato dell’impresa per dargli coerenza nell’ambito del diritto privato. In tal senso la difficoltà di costruire un diritto generale dell’impresa quando l’evoluzione della disciplina dei mercati è avvenuta in assenza di una disciplina privatistica.

Una ricostruzione della storia del diritto commerciale in Cattolica è stata effettuata da Giovanni Benedetto Portale, emerito di Diritto commerciale dell’Università Cattolica, che si è soffermato anche sul contributo dato alla disciplina del professor Dolmetta, del quale è stato maestro insieme ai professori Arturo Dalmartello, Luigi Mengoni, Ezio Maria Leo.

Un impegno quotidiano e costante per il quale, ha detto ironicamente lo stesso Dolmetta, avrebbe voluto come titolo del volume “la quotidianità della formica”: il segno distintivo di una ordinarietà che va oltre il tempo dell’impegno accademico e che diventa stile di vita.

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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