Una nuova interazione tra teoria e pratica, fra esperienza e decisione clinica condivisa: nasce con questo principale obiettivo, nel campus di Roma dell’Università Cattolica, istituito con Decreto Rettorale, il Centro di Ricerca per la Bioetica clinica e le Medical Humanities (CRiBCeMH), un nuovo luogo di ricerca, studio ed elaborazione di conoscenza che promuova e svolga attività scientifiche per lo sviluppo della Bioetica applicata alla Biomedicina, con il fine ultimo di migliorare la cura integrale della persona malata e fondare scientificamente il ruolo delle Medical Humanities nella formazione degli operatori sanitari.
La Bioetica clinica nacque negli anni ’80 negli Stati Uniti, grazie all’esperienza che si formava dalle decisioni quotidiane nelle corsie degli ospedali, intorno ai temi dell’organizzazione sanitaria, ai tavoli multidisciplinari delle consulenze e dell’assistenza integrata. Nei decenni l’esperto di Bioetica clinica ha portato sempre di più il proprio contributo nelle varie fasi del processo decisionale, mentre, sul piano formativo, cresceva la consapevolezza che la pratica medica – intesa non solo come cura della malattia, ma, insieme, come prendersi cura della persona malata – richiedesse più di una conoscenza tecnica e scientifica.
E’ proprio da questi rinnovati bisogni che nacquero le Medical Humanities, attraverso le quali gli studenti di Medicina e chirurgia acquisiscono competenze integrate in una nuova sensibilità ai problemi umani della persona sofferente, alle esigenze comunicative e sociali fra medico, paziente e caregiver, in programmi di educazione globale e responsabile.
“Il Centro di ricerca per la Bioetica clinica e le Medical Humanities – spiega il professor Antonio G. Spagnolo, Ordinario di Medicina Legale all'Università Cattolica, coordinatore della sezione di Bioetica e Medical Humanities del Dipartimento di Sicurezza e Bioetica della Facoltà di Medicina e chirurgia e direttore del nuovo Centro - intende approfondire le dinamiche di discernimento nei luoghi dove si genera la questione etica e bioetica, particolarmente al letto del malato, in casi clinici eticamente dilemmatici, così come a supporto del decisore sanitario nella ottimizzazione della organizzazione sanitaria e della equa allocazione delle risorse”.
«Questo approfondimento - continua il professor Spagnolo - verrà realizzato attraverso la promozione della ricerca in vari ambiti dell’etica applicata alla biomedicina, consolidando la stretta interazione tra studi teorici – e per questo si avvarrà del contributo di altri Centri di studio e di ricerca dell’Università Cattolica – e applicazione clinica, segnatamente all’interno della Facoltà medica, in chiave formativa nei diversi corsi di laurea, e della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS, in chiave operativa» attraverso il Servizio di etica clinica.
Tra le prime attività del CRiBCeMH è l’organizzazione della 17° assise dell'International Conference on Clinical Ethics and Consultation (ICCEC), network internazionale di bioeticisti clinici, che avrà luogo dal 7 al 10 giugno 2023 nel campus di Roma dell’Ateneo.