Iconiche nel loro essere scaramantiche ma anche dotate di sottile ironia nel fare luce su un tema di grande attualità – quello delle attività culturali alle prese con le difficoltà dettate dalla pandemia – per mantenere alta l’attenzione sul mondo dello spettacolo, i suoi protagonisti, gli operatori e il pubblico nel periodo di stop più lungo che la storia recente possa ricordare.
Le corna gialle su fondo nero, simbolo della “Festa del libro con gli autori 2020”, hanno vinto il Premio La Buona Grafica 2020 - quest’anno giunto alla terza edizione - promosso dal Master Eventi Culturali (MEC) dell’Alta Scuola in Media comunicazione e spettacolo (ALMED) e da TrovaFestival, portale web che raccoglie gratuitamente tutti i festival culturali italiani.
«Giallo e nero sono i colori storici della nostra rassegna, con cui ogni anno viene declinato il logo della nuova edizione - ha raccontato la Direttrice della manifestazione friulana Michela Zin. - L’assenza di riferimenti diretti all’universo-libro è una scelta grafica collaudata da oltre un ventennio e quest’anno in particolare ritenevamo opportuno operare un riferimento alla pandemia. Da qui è stata sviluppata l’idea del guanto, utensile di uso domestico che in qualche modo rimanda al lockdown, unitamente ad una gestualità popolare e ironica, di buon auspicio per il settore».
Il logo riassume dunque il senso di un’edizione che ha preso corpo tra tradizione e innovazione, trasformando in opportunità quelli che inizialmente sembravano esclusivamente ostacoli.
«L’edizione 2020 si è svolta a settembre, nel breve lasso di tempo in cui è stato possibile proporre eventi aperti alla distanziata partecipazione degli spettatori – ha precisato la direttrice Zin. - Dopo le 130mila presenze registrate nel 2019 (l’ultimo anno in cui la kermesse si è svolta interamente in presenza) nel 2020 la forma ibrida fatta di eventi in loco e dirette online ci ha permesso si sfondare il traguardo di 2milioni e 500mila visualizzazioni in soli cinque giorni, allargando la platea del pubblico su scala mondiale».
Alle 23 studentesse iscritte al MEC il compito di effettuare una prima selezione di tutti progetti pervenuti, valutandone tanto la resa grafica quanto la coerenza d’insieme; la successiva scrematura è stata affidata ad una giuria di esperti che ha selezionato le tre proposte più interessanti tra le cinque individuate dalle studentesse, più un sesto candidato selezionato dalla giuria popolare tramite social network.
La premiazione online, condivisa anche sui social, è stata nuovamente a cura delle studentesse del MEC, che al termine delle presentazioni al pubblico dei tre progetti finalisti si sono riunite per decretare ufficialmente il vincitore.
Secondo e terzo classificato il Festival dello Spettatore di Arezzo, per il lavoro encomiabile sul territorio e per l'efficacia dell'icona che ha caratterizzato questa edizione del festival, e a Urbino Teatro Urbano, per aver saputo trasformare una crisi in opportunità progettuale con il progetto GoDot, il primo protocollo sviluppato ad hoc per lo spettacolo dal vivo nella fase due dell’emergenza.
Nel frattempo, in attesa della possibilità di tornare a godere dal vivo di festival, rassegne culturali e kermesse, i tre classificati si sono guadagnati una media-partnership col portale TrovaFestival per l’edizione 2021 delle rispettive manifestazioni.