Numerose matricole della Facoltà di Scienze politiche e sociali hanno dimostrato l’interesse a confrontarsi con temi complessi come quello della conoscenza della storia della nostra Costituzione. È stato questo l’intento, peraltro ben riuscito, della presentazione del volume dello storico Raffaele Romanelli “L’Italia e la sua Costituzione. Una storia” (Roma-Bari, Laterza, 2023), svoltasi in sala Negri da Oleggio il 12 ottobre.
Lo ha opportunamente evidenziato il professor Paolo Colombo, organizzatore dell’evento e docente di Storia delle istituzioni politiche, il quale si è rivolto proprio a loro per suggerire questo libro, «agevole da leggere e mai banalmente giustificante». Ha altresì fatto presente all’inizio dell’evento che il libro non mitizza il testo costituzionale ma ne fa una doverosa ricostruzione con molta attenzione allo spirito e all’afflato della Costituzione, sottolineando alcune criticità quali l’approssimazione di alcuni articoli, la mancanza di preparazione di qualche costituente su alcuni temi, la mancanza di lavori preparatori. Inoltre, ha evidenziato come sullo sfondo e nell’ambito dei processi di revisione costituzionale nelle analisi di Romanelli sia sempre presente la politica.
Un libro, insomma, che ha tanto da insegnare a tutti, come ha ribadito Franco Amatori, docente di Storia economia dell’Università Bocconi e moderatore dei relatori chiamati a presentare il volume.
Le motivazioni per cui le matricole di Storia delle istituzioni politiche devono leggere questo libro sono state date da Elisabetta Colombo, docente di Storia delle istituzioni politiche presso l’’Università degli Studi di Pavia. Si tratta di un libro importante per la sua imponenza e per l’autorevolezza dell’autore e perché nonostante il tecnicismo cattura il lettore: «Demistifica la soggettività insita in ogni ricostruzione storiografica, che nel nostro caso parte dall’Unità d’Italia del 1861». In particolare, la docente ha esaminato il capitolo “Più valori che norme” nel quale vi sono le varie “anime” della nostra Costituzione: il solidarismo cattolico, l’umanesimo socialista e il collettivismo comunista, che emergono nei principi generali, enunciati nei 54 articoli sui 139 del testo completo, fenomeno inconsueto per un testo costituzionale.