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La Gdo, un driver per una filiera alimentare sostenibile

23 febbraio 2021

La Gdo, un driver per una filiera alimentare sostenibile

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La Grande distribuzione organizzata può fungere da vero e proprio traino per lo sviluppo sostenibile dell’intera filiera agroalimentare. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dedicata alla sostenibilità nel settore agroalimentare e nella Gdo e che ha preso in esame 27 insegne della distribuzione alimentare al dettaglio. La ricerca sarà presentata mercoledì 24 febbraio nel corso del webinar “Gdo e agroalimentare: partnership virtuose per una filiera sostenibile”, in programma alle ore 16.30 nell’ambito del ciclo di incontri promosso da Altis su “Innovazione e sostenibilità”.

«La ricerca di Altis fornisce una rappresentazione dell’approccio alla sostenibilità delle principali insegne alimentari in Italia», spiega Stella Gubelli, che ha curato l’indagine. «L’analisi mette in evidenza due poli distinti: il primo, che raggruppa il 44% del campione, è composto da aziende consapevoli del valore della sostenibilità, quale driver strategico; l’atro polo, il 34%, è costituito da aziende che intendono la sostenibilità in modo tradizionale, poco orientato alla comunicazione e al coinvolgimento degli stakeholder. Tra questi due poli si pone il restante 22%, composto da aziende pronte a fare il passo per una gestione più consapevole degli impatti sociali e ambientali».

Tra gli ambiti di impegno, figurano la forte attenzione alla riduzione degli impatti ambientali, la valorizzazione dei dipendenti e l’attenzione verso le comunità locali. «La Gdo può agire da “sustainability trigger” nella relazione con i fornitori in quanto sempre più l’offerta si qualifica come sostenibile in termini di packaging, sicurezza, qualità e più in generale di responsabilità - aggiunge Stella Gubelli -. In quest’offerta un ruolo rilevante è giocato dai prodotti a marca del distributore che, oltre ad aver avviato un processo virtuoso lungo tutta la filiera, hanno anche guidato la riscoperta delle eccellenze locali e delle piccole e medie imprese italiane, valorizzando le produzioni artigianali e orientando la spesa verso un orizzonte più sostenibile».

Al dibattito dopo i saluti di Vito Moramarco, direttore dell’Alta Scuola, e di Valentina Bramanti, responsabile rendicontazione non finanziaria, interverrà Carlo Alberto Buttarelli, direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi, Federdistribuzione. Seguirà poi la tavola rotonda dal titolo “L’alleanza tra Gdo e agroalimentare come motore di innovazione lungo la filiera”, cui prenderanno parte alcuni esponenti del mondo della Gdo. Tra questi: Stefano Gambolò, direttore Marketing, Gruppo Selex; Alessia Bonifazi, responsabile Comunicazione & CSR, Lidl Italia; Filippo Capurso, Sustainability Coordinator, Andriani SpA Società Benefit; Alessandro Vella, direttore generale, Gruppo Cantina Produttori di Valdobbiadene.

Le conclusioni sono affidate a Ettore Capri, direttore Osservatorio europeo per l’agricoltura sostenibile (Opera) – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una Filiera Agro-Alimentare Sostenibile dell’Università Cattolica.

Un articolo di

Katia Biondi

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