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La nuova generazione di scienziati per le sfide green 4.0

25 novembre 2021

La nuova generazione di scienziati per le sfide green 4.0

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«Sostenibilità sarà la parola chiave del vostro percorso. Benvenuti ad Agrisystem, il dottorato interfacoltà dell’Università Cattolica nato per crescere una nuova generazione di scienziati, capaci di affrontare le nuove sfide dell’agricoltura»: apre con queste parole la nuova edizione del dottorato di ricerca per il Sistema agroalimentare dell’Università Cattolica il direttore del percorso, professor Paolo Ajmone Marsan, che accoglie per l’edizione 2021/22 un numero record di dottorandi, 37 in tutto, 21 immatricolati al primo bando di concorso a cui si sono aggiunti 16 immatricolati al bando borse "green".

Il Welcome day del 37° ciclo della scuola di dottorato per il sistema agroalimentare, riconosciuta dall’ANVUR (l’agenzia nazionale che valuta la ricerca) come internazionale, interdisciplinare e intersettoriale, ha preso avvio con i saluti dei presidi delle facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e di Economia e Giurisprudenza Marco Trevisan e Anna Maria Fellegara, che tra le altre cose hanno ringraziato per gli sponsor storici, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Fondazione Invernizzi e Fondazione Parizzi che hanno da sempre dato un prezioso sostegno alla scuola.

Due le novità del nuovo ciclo: «Innanzitutto, il numero significativo di dottorandi, 37, provenienti da tutto il mondo» spiega il professor Ajmone. «La seconda novità sono i 16 dottorati green, che sono più industriali che accademici: questi ragazzi avranno infatti l’obbligo di trascorrere 6 mesi in azienda durante il loro percorso. Un’impostazione che traccia la vision futura del dottorato, in passato destinato solo a chi intendesse lavorare in università: in questo caso il modello cambia, dato che anche nel nostro Paese l’industria comincia ad apprezzare persone con una competenza più elevata, capace di darti delle “carte” in più da giocare in termini di problem solving e di multisettorialità e una preziosa rete di contatti».

E poi c’è il plus dell’interdisciplinarietà: «Dopo Agrisystem guardi la realtà in modo molto più integrato: quando un agronomo deve approfondire una legge o predisporre un piano economico, ha gli strumenti per dialogare con professionisti con più esperienza, grazie a un “vocabolario” condiviso».


Dopo l’intervento di Ajmone, sono l’entusiasmo e la passione di Beatrice La Porta dottore Agrisystem, che ha aperto il suo studio legale a Piacenza e insegna Food trade and safety legislation all’Università di Palermo, a prendere la parola: «Studiate molto, ma non state solo sui libri: leggete, viaggiate, conoscete più persone che potete, sfruttando tutte le possibilità che questo percorso offre. Qui ho trovato docenti molto preparati che credono profondamente nei giovani e nelle loro potenzialità. Quindi, benvenuti a bordo ed Enjoy the trip».


Per Ezequiel Luis Nicolazzi, di Buenos Aires, dopo il dottorato si è aperta una carriera negli Usa, nel Council on Dairy Cattle Breeding che si occupa della selezione delle vacche da latte di tutti gli States: «Ma la mia carriera è stata punteggiata da repentini cambi di prospettiva e anche di fallimenti. Il punto non è fare tutto giusto, ma fallire rischiando, perché dagli errori si impara molto di più: ogni cosa che vi accadrà vi insegnerà una lezione preziosa».

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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