«Non c’è arma migliore che coltivare la propria intelligenza per riconoscere facoltà e limiti dell’intelligenza altrui», scrive Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sulle pagine del Corriere della Sera. «È questa la risposta che vorremmo dare al discredito delle competenze che percorre l’attuale società dell’informazione, alle visioni trionfalistiche o, viceversa, svalutative del progresso scientifico, alla tradizione umanistica quando arretra e conserva invece di interrogare con onestà e magnanimità le proprie radici». E ricorda, citando Hannah Arendt, che «l’università si propone come luogo in cui ciascuno abbia la possibilità di incontrare e la libertà di scegliere i propri compagni di strada, che siano “uomini, cose o pensieri, nel presente come nel passato”».
Proprio per continuare a contribuire a «coltivare» intelligenza, con grande attenzione verso i giovani e «con una disposizione d’animo sensibile e generosa, e una vigile attitudine della mente», l’ateneo ha scelto di collaborare con il quotidiano di via Solferino, che ha realizzato una collana dedicata ai grandi autori della poesia, supportando l’iniziativa del Corriere della Sera in qualità di partner unico. Una serie di piccoli libri, dal titolo “La poesia è di tutti”, con le voci più amate, italiane e internazionali, ma anche gli autori da poco entrati nel canone della grande poesia. La collana, curata da Daniele Piccini, docente di Filologia della letteratura italiana all’Università per Stranieri di Perugia e alumnus della Facoltà di Lettere e Filosofia della Cattolica, proporrà 25 volumi in edicola con il Corriere ogni martedì a partire dal 21 marzo.
Non un giorno a caso, ovviamente. Perché il 21 marzo è la Giornata mondiale della poesia, istituita dall’Unesco nel 1999. E sarà celebrata nell’Aula Magna della sede milanese dell'Università Cattolica, alle ore 18.00. Interverranno il Rettore, Franco Anelli, la vicedirettrice vicaria del Corriere, Barbara Stefanelli, il docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, Giuseppe Lupo e il curatore della collana, Daniele Piccini. Modererà Antonio Troiano, responsabile della “Cultura” del quotidiano. Lo spettacolo, tra musica e parole, continuerà con il pianista e compositore Stefano Bollani, la regista e attrice Valentina Cenni e con la performance del campione di poetry slam Filippo Capobianco. Per iscriversi all’evento, gratuitamente e fino a esaurimento posti, è disponibile questo link.
La collana inizia, il primo giorno di primavera, con Pablo Neruda; il 28 marzo è la volta di Wisława Szymborska, premio Nobel nel 1996; poi Costantino Kavafis il 4 aprile e l’11 Alda Merini. Tra gli autori proposti ci sono anche scoperte contemporanee, come l’americano Jericho Brown e il vietnamita naturalizzato statunitense Ocean Vuong. A fare gli onori di casa, gli italiani Dino Campana, Vittorio Sereni, Mario Luzi ed Eugenio Montale, che fu anche redattore del Corriere. «Soprattutto in tempi inquieti, non bisogna avere paura di seguire la traccia segnata dai poeti e di guardare oltre i confini del già noto», scrive il Rettore, «sperimentando quell’“accelerazione della coscienza” in cui Iosif Brodskij, nel suo discorso per l’assegnazione del Nobel nel 1987, identificava l’essenza stessa dello scrivere versi».