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La scuola non può che essere inclusiva

25 agosto 2024

La scuola non può che essere inclusiva

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«La scuola o è inclusiva o, semplicemente, non è. E così l'Università». Un monito chiaro e perentorio quello lanciato dal palco del Meeting di Rimini da professor Luigi D'Alonzo, docente di Pedagogia speciale del nostro Ateneo nonché Delegato del Rettore per l'inclusione e Direttore del Centro studi sulla Disabilità e Marginalità (CeDisMa)

Intervenuto nel corso dell'incontro "Un bene per tutti: valorizzare la persona con disabilità a scuola" ospitato dalla kermesse sabato 24 agosto, moderato da Tommaso Agasisti del Politecnico di Milano e a cui hanno partecipato Giulia Guglielmini (Presidente Fondazione per la Scuola) e Matteo Severgnini (Rettore della scuola Regina Mundi di Milano), il pedagogista dell'Università Cattolica ha ricordato l'autorevolezza dell'Italia in quest'ambito: «A margine di un evento a Bruxelles - ha raccontato - una collega mi ha ricordato che noi italiani abbiamo una grande responsabilità perché siamo universalmente riconosciuti come il faro dell'inclusione nel mondo».


«Non dobbiamo mai dimenticare - ha aggiunto D'Alonzo - quel che è sancito dalla nostra Costituzione negli articoli 33 e 34: "La scuola è aperta a tutti", ma proprio a tutti, soprattutto a chi ha più bisogno di aiuti e competenze. La persona disabile non si identifica con il suo deficit. Ha una dignità umana che non è elargita dagli altri ma che nasce con lei. Le classe differenziali, le scuole speciali sono percorsi sbagliati e l'Italia lo ha capito da decenni. Ma dobbiamo continuare a sottolinearlo. Il cammino effettuato non è stato vano perché abbiamo capito tante cose. La persona con disabilità può e deve stare con i suoi compagni di scuola. In questi anni abbiamo capito che occorre cambiare il nostro modello tradizionale, la didattica e procedere nel segno dell'innovazione, abbandonare il modello della cattedra, lavorare insieme, tutte le componenti con unitarietà di intenti».

«La prova della bontà di questo approccio produce risultati e li possiamo vedere al termine della filiera scolastica. Oltre 36mila persone con disabilità iscritte negli Atenei, nonostante le loro diversità. Perché - ha concluso D'Alonzo - come la scuola, anche l'Università, se non è inclusiva, non è».

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Redazione

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