C’è democrazia nel calcio e nelle sue istituzioni? E come agisce il calcio nelle democrazie? Con queste due domande Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, apre la lectio “Calcio, democrazia, mercato” promossa dal Dipartimento di Scienze politiche in collaborazione con Polidemos, il Centro per lo studio della democrazia e dei mutamenti politici. «Per fortuna il calcio si inserisce in un contesto più ampio, quello del sistema giuridico dello sport» spiega il numero uno della Serie A. «Non a caso, quando si spiega che cos’è un ordinamento giuridico, l’esempio per eccellenza è lo Stato. Ma i più classici esempi di carattere diverso sono lo sport e la Chiesa».
Nel caso sportivo, spiega il professor Casini, si è progressivamente costruito, in oltre un secolo, «un vero e proprio sistema articolato su quattro se non cinque regimi regolatori internazionali». «L’ambizione di un sistema è essere completo» afferma il presidente della Lega Serie A. «Quello sportivo non può esserlo, perché ha bisogno di un completamento che deriva dai pubblici poteri». È sufficiente pensare al Coni, che è un ente pubblico e come tale è regolato dal Diritto pubblico.